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Ma si può morire anche mangiando cibi che contengono troppe proteine? Ebbene sì. E’ quello che è successo a una giovane bodybuilder australiana di anni 25, Meegan Hefford, che stava conducendo un regime alimentare di cibi che ne contenevano in abbondanza per partecipare ad una competizione di bodibuilding a settembre, e non sapeva, come hanno scoperto i medici dopo la sua morte, di soffrire di una malattia rara che non permette al corpo di assumerne troppe.

A darne notizia è il quotidiano inglese The Independent.

La giovane, madre di due figli e istruttrice paramedico, è stata trovata priva di sensi nel suo appartamento e una volta trasportata in ospedale, è morta due giorni dopo.

La dieta che stava conducendo era ricca di proteine. A base di frullati, integratori e cibi che le contenevano.

La sua malattia, di origine genetica, era il disturbo del ciclo dell’urea, colpisce circa una persona su 8.000, ma molti non sanno di averla e le conseguenze che può avere sull’alimentazione.

E’ causata da errori congeniti nel sistema di eliminazione dell’ammoniaca, che finisce per accumularsi nel sangue, così come si accumula fluido nel cervello, causando danni cerebrali e anche la morte prematura.

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