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Colon irritabile, come comportarsi durante le vacanze

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Il 20-30% degli italiani soffre o ha avuto problemi di
colon irritabile. Disturbo caratterizzato da dolore addominale, irregolarità dell’alvo con diarrea o al contrario stipsi causa di alterazioni motorie e funzionali del colon, dolore e aria nello stomaco, difficoltà digestive, cefalea, astenia e difficoltà nella concentrazione.

Un disturbo che colpisce soprattutto le donne, dopo i 40 anni, è più semplicemente coloro che presentano un’alterazione del microbiota intestinale: una diminuzione dei batteri buoni residenti nell’intestino, fattore spesso imputabile ad una forte condizione di stress prolungata, a cattive abitudini alimentari, all’uso cronico di farmaci, ma anche ad una modificazione oltre che dello stile di vita anche all’invecchiamento dell’organismo.

D’estate poi, con il caldo, con alimenti che tendono ad alterarsi, abitudini diverse perché fuori casa, questi problemi possono accentuarsi ulteriormente.

Ma come comportarsi allora durante le vacanze?

Chi soffre di intestino irritabile, ma non vuole rinunciare a una bella vacanza al mare o in montagna, deve seguire alcuni semplici accorgimenti, almeno per mitigare la paura di una recrudescenza della sintomatologia durante questo periodo fuori casa.

Ebbene, la prima cosa da fare è quella di scegliere di raggiungere la meta di destinazione in auto, per avere l’opportunità di potersi fermare se si presenta l’urgenza.

E’ buona abitudine, limitare l’assunzione di cibi che possono irritare il colon: parliamo di latte, latticini, dolcificanti, spezie, bevande contenenti caffeina, bibite gassate, bibite ghiacciate.

Meglio evitare anche frutti come pesche, prugne e pere; verdure come cavoli, carciofi, spinaci, cipolle, rucola, cetrioli e sedano.

Portare con sé un piccolo pronto soccorso contenente un antidiarroico, dei fermenti lattici (avendo cura di scegliere quelli che non devono conservarsi in frigo) ed eventualmente un lassativo, per risolvere in caso contrario la stipsi ostinata.

Cercare sempre di evitare situazioni stressanti o di imparare
a gestirle
nel migliore dei modi: un aiuto può venire da tecniche di rilassamento come yoga, treining autogeno, ecc; dalla natura, dal nuoto, da lunghe passeggiate a piedi o in bici, una corsa all’aria aperta, un sonno ristoratore, il concedersi una pausa da tutto e tutti. Una buona lettura, un buon cibo, una sauna, ecc.

Giovanna Manna

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