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Indagati per violenza sessuale, due carabinieri denunciati da due studentesse americane a Firenze per uno stupro subito nella notte tra il 6 e il 7 settembre.

Le ragazze nella mattinata del 7 settembre, chiamavano il 113 per denunciare quanto subito dai due militari in divisa dopo essere state accompagnate a casa con l’auto di servizio.

Dalle analisi sarebbe emerso che realmente le due ragazze hanno avevano avuto recenti rapporti sessuali.

Da accertare, se tali rapporti siano stati consumati con i due carabinieri in servizio. Nel corso delle indagini sono state repertate tracce biologiche sugli indumenti delle ragazze, opportuni raffronti.

Le presunte violenze sessuali sarebbero state consumate con una nell’androne del palazzo in cui le due hanno preso casa, e l’altra nell’ascensore dello stesso immobile.

Questa la ricostruzione emersa dal racconto delle due 21enni. Giunte a bordo dell’automobile di servizio dell’Arma dei Carabinieri davanti alla loro abitazione. Parcheggiata la vettura, le ragazze avrebbero spiegato che uno dei due avrebbe abusato di una di esse una volta raggiunto l’androne dell’ingresso, mentre l’altro, lo avrebbe fatto con la seconda nell’ascensore.

“Prendiamo queste accuse molto seriamente”, ha dichiarato il dipartimento di Stato Usa all’Ansa – i nostri uffici all’estero sono sempre pronti ad assistere cittadini Usa vittime di crimini che cercano assistenza dalle nostre ambasciate e dai nostri consolati”, ha aggiunto il dipartimento di Stato, rifiutandosi di fare ulteriori commenti “per la natura sensibile di questo caso e per proteggere la privacy delle persone coinvolte”.

Le studentesse sono state sentite fino a notte fonda, dopo alcuni punti da colmare, avrebbero dato la stessa versione.

Testimoni avrebbero visto le due ragazze salire sull’auto di servizio dei carabinieri, davanti alla discoteca, e anche durante il percorso fino all’abitazione delle due, al centro del capoluogo fiorentino. Inoltre, anche le immagini di telecamere a circuito chiuso, confermerebbero tale versione.

Il console generale Usa a Firenze, Benjamin Wohlauer, giunto presso il comando provinciale dei carabinieri di Firenze, su invito degli stessi militari, sarebbe stato rassicurato sulla massima “trasparenza, rigore e sforzo dell’Arma per arrivare alla verità”.

Durante l’incontro è sarebbe anche stata sottolineata da parte dei carabinieri la volontà “di rassicurare tutti i cittadini stranieri che l’Arma è a fianco alla gente da sempre e continuerà ad esserlo. “Questo episodio – è stato precisato -, non deve minare l’impegno di donne e uomini che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita per il bene dei cittadini”. Nel corso della mattinata il console Usa ha avuto anche un incontro col questore Alberto Intini.

Le studentesse, mercoledì sera si trovavano al Flo’, locale sul viale Michelangelo. Erano uscite alle ore 4 dalla discoteca. Stavano cercando un taxi quando i due carabinieri in divisa, che con la macchina di servizio erano stati inviati con altre due pattuglie per sedare una lite, hanno accostato e rivolto loro la parola. Vedendo he una di loro, non si reggeva in piedi, si sono offerti di accompagnarle a casa.
Qui i due, avrebbero parcheggiato l’auto avvisando la centrale che dovevano eseguire un controllo.

Poco dopo, però, sarebbe arrivata una telefonata al 113 della questura. Le due studentesse, che apparivano sconvolte e piangenti, denunciando quanto accaduto, ovvero di essere state violentate.

Un’ambulanza del 118, scortata da una volante della polizia, le ha condotte al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, e poi a Torregalli, al reparto di ginecologia e dove è stato attivato il codice rosa, il percorso predisposto nei casi di violenze su soggetti deboli, con il supporto di una psicologa. Poi le ragazze sono state portate di nuovo a Santa Maria Nuova. Una di loro era ancora sotto l’effetto dell’alcol, l’altra invece più padrona di sé, ma entrambe molto provate psicologicamente. La visita non ha rilevato segni esterni di violenze. Una delle ragazze aveva un piccolo arrossamento sul collo. Gli abiti sono stati sequestrati per le analisi.

Ora è da stabilire, se le giovani si siano inventate tutto oppure no. Se fossero consenzienti, ma comunque i due carabinieri rischiano grosso, visto che le due erano sotto l’effetto dell’alcol, e i militari fossero in servizio.

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