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Claudio Baglioni ha deciso di cambiare rotta. Il grande cantautore romano, che la Rai ha voluto alla guida del festival 2018, come direttore artistico e «capitano» sul palco di Sanremo, inizia a dare forma al suo Sanremo con due interventi sul regolamento. Si ritorna al passato, al festival classico, a quello di Pippo Baudo: niente eliminazioni e niente serata dedicata alle cover. La gara con gli esclusi era stata riscoperta solo dopo, con Paolo Bonolis nel 2005, in poi. Mentre la puntata dedicata alla celebrazione della musica italiana aveva debuttato nel Festival 2010 con Antonella Clerici.

«L’eliminazione è stata eliminata. Non ci sarà, come in tutte le edizioni precedenti, quella pratica un po’ violenta del dover mandare a casa qualcuno. Chiunque degli invitati al Festival, dei proponenti, siano essi giovani o campioni, cominceranno il Festival e lo finiranno. Nessuno andrà via, nessuno dovrà fare le valigie. Ci sarà comunque un concorso, ma questo renderà Sanremo simile a un festival del cinema o letterario», ha detto Baglioni ieri sera al Tg1, nell’intervista rilasciata a Vincenzo Mollica.

Nelle cinque puntate di questa edizione numero 68 non è prevista quella delle reinterpretazioni di classici. «Chi lavora da tanto tempo a un progetto, a una canzone, credo abbia dignità e diritto di riproporre quel suo brano, questa volta con altri artisti, musicisti o altri cantanti, in forma di duetto, di trio, in forma di performance aggiuntiva magari riarrangiato in forma diversa».

Baglioni ha anche svelato qualcosa di più sul suo ruolo. Sarà sul palco, ma non sarà il vero conduttore. Si farà sentire molto dietro le quinte. «Più che un direttore artistico, un architetto del Festival. Conduttore no, conducente sì. Perché il Festival lo condurrò fino a quel punto, poi dipenderà un po’ dalla squadra. Il mio lavoro è già tantissimo, perché significa fare e decidere molti degli aspetti del Festival. Praticamente tutti, dalla scenografia, alla linea editoriale, ai contenuti, al significato generale di questo Festival, che vedrà la musica al centro, visto che hanno voluto dopo ben tre miei “no” un musicista e cantautore alla guida».

Di questa linea scelta da Baglioni, sono molto soddisfatti anche i discografici delle major: «Claudio Baglioni mette al centro la musica e soprattutto i giovani talenti e questo è un importante messaggio che noi apprezziamo molto» ha dichiarato Enzo Mazza, ceo di FIMI, Federazione industria musicale italiana.

Foto dal Tg1 del 11 ottobre 2017

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