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Un gruppo di ricercatori italiani, grazie ad uno studio coordinato e diretto da Humanitas di Milano e sostenuto da Airc (pubblicato su Nature), è riuscito ad individuare la possibile chiave con cui i tumori “frenano” il sistema immunitario. Un gene, chiamato IL-1R8, scoperto dallo stesso team nel 1998, che se disattivato riattiva le difese naturali del nostro organismo contro il cancro, in particolar modo contro le metastasi al fegato e al polmone.

«Il nostro sistema di difesa è un po’ come una straordinaria automobile, capace di viaggiare ad elevata velocità – spiega Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas – per funzionare bene e non andare fuori strada ha bisogno di acceleratori che la fanno partire e correre, ma anche di freni che le consentono di rallentare e, quando è il caso, fermarsi».

«A volte è il tumore stesso ad utilizzare questi freni a suo vantaggio, in modo arbitrario, per bloccare le nostre difese e crescere indisturbato. La scoperta e la maggior conoscenza dei freni dell’immunità ha aperto la strada all’idea di togliere questi freni per far ripartire la risposta del nostro sistema immunitario contro i tumori».

«Identificare la sua azione come freno all’attività delle nostre cellule di difesa (in particolare delle cellule chiamate Natural Killer, NK) presenti in sedi specifiche quali fegato e polmone – spiega Martina Molgora, ricercatrice di Humanitas – ci ha permesso di vedere che, togliendo il freno, le cellule NK si attivano a difesa di questi organi contro cancro e metastasi». «La scoperta di IL-1R8 – auspicano gli scienziati – apre ora la strada all’uso sempre più efficace di armi immunologiche contro diversi tumori, a vantaggio di un sempre maggiore numero di malati».

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