Un altro caso di Tubercolosi è stato registrato in Italia. Questa volta a Caserta. Ad esserne colpito è un bambino rom di appena 14 mesi. Il piccolo è ricoverato all’ospedale Cutugno di Napoli nel reparto rianimazione.
Al fine di «monitorare l’insieme delle misure preventive da mettere in atto in tali situazioni è stato tempestivamente istituito una tavolo di lavoro a cui hanno partecipato l’Azienda ospedaliera dei Colli, l’Azienda ospedaliera Santobono-Pausilipon, la clinica pediatrica dell’Aou Federico II e l’Asl di Caserta che ha competenza territoriale», spiega Giuseppe Longo, direttore generale dell’Azienda ospedaliera dei Colli della quale fanno parte gli ospedali Cotugno, Monaldi e Cto. «Il tavolo ha definito un piano operativo che prevede l’avvio immediato delle azioni di monitoraggio e prevenzione».
La tubercolosi è una patologia infettiva causata da un bacillo denominato Mycobacterium tuberculosis. Nella stragrande maggioranza dei casi provoca la forma polmonare, ma può sviluppare anche altre forme come quella ossea. Un tempo la malattia era fatale, oggi se curata tempestivamente è facilmente guaribile nel 90% dei casi.
Come si contrae?
Il metodo di trasmissione avviene per contatto diretto con le minuscole goccioline di saliva emesse durante tosse e starnuti. Il batterio è in grado di rimanere vivo anche dopo ore dall’emissione della saliva. Ciò significa che se si soggiorna nella stessa stanza in cui vi è stato un malato poco prima è possibile contrarre la patologia.
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