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La lotta al colesterolo risiederebbe anche in una nuova classe di farmaci, chiamati ‘oligonucleotidi antisenso’: piccoli frammenti di Rna in grado di ‘sabotare’ i geni che causano l’accumulo della forma ‘cattiva’.

Ne hanno discusso a lungo gli esperti che si sono riuniti in Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI).

Ebbene, secondo questi specialisti, basterebbe una semplice iniezione di questi composti legati al controllo dei lipidi, per ridurre del 70% il colesterolo e i trigliceridi.