Al fianco del direttore artistico Claudio Baglioni, oltre a Michelle Hunziker ci sarà anche il “Banderas italiano” , l’attore Pierfrancesco Favino, in veste di co-conduttore del Festival della Canzone Italiana.
La conduttrice ha pattuito con la RAI un compenso di 400 mila euro, e per la quarantenne Michelle Hunziker si tratta di un ritorno al Festival di Sanremo , dopo l’edizione del 2007 al fianco di Pippo Baudo.
Cresce intanto l’attesa per il tradizionale appuntamento musicale dell’anno in cui si sfideranno i Big per la tradizionale gara canora ed i giovani cantanti per la sezione Nuove Proposte. La 68° edizione del Festival di Sanremo si svolgerà da martedì 6 febbraio a sabato 10 febbraio 2018 e le cinque prime serate verranno trasmesse come consueto su Rai 1 e in Eurovisione.
I tre conduttori sono stati convocati a Roma, subito dopo la Befana, per la foto di rito di Sorrisi e Canzoni con l’intero cast dei cantanti che si esibiranno nel corso delle 5 serate. La trattativa con Favino non è stata solo legata a una questione economica. Attore impegnato solitamente in ruoli drammatici, poco affine al piccolo schermo e ancora meno a eventi nazional-popolari, stampo radical chic, ha voluto concedersi con Sanremo un’altra occasione professionale, lontana anni luce da quella percorsa fino ad ora. Al Festival serviva un attore di primo livello, qualcuno in grado di unire al suo mestiere di interprete quello di intrattenitore, capace di stare per cinque serate vicino alla prima donna della tv, Michelle Hunziker.
I tre artisti, tre fuoriclasse ciascuno nel proprio campo, Baglioni per la musica, Michelle per la tv e Favino per il cinema, hanno già discusso dei propri ruoli nei loro primi incontri ed è chiaro che la riuscita del festival sarà sulle loro spalle. Il cachet dei tre influirà sul budget del Festival oltre il doppio rispetto allo scorso anno, quando Carlo Conti portò a casa 650 mila euro e Maria De Filippi presentò a costo zero. Lo scorso anno alla Rai il Festival costò meno di sedici milioni di euro, interamente ripagati dalla vendita della pubblicità, che fruttò quasi ventidue milioni di euro. Cifre che la tv di Stato spera ora di riuscire a replicare visto che gli spot vengono venduti ai pubblicitari alla stessa maniera del Festival di Conti, che raggiunse una media di share del 50,6%.