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Il ricercatore Ryan Buell, ha studiato il comportamento degli ultimi in fila. Il ricercatore, spiega, infatti, che quando siamo gli ultimi tendiamo quattro volte di più a cambiare coda, ma non solo.

Se siamo ultimi, siamo anche il 20% in meno soddisfatti rispetto a quando c’è qualcuno dietro di noi.

Questo accade perché il fatto di non avere nessuno dietro di noi ci fa sembrare che la fila sia più lenta e più lunga: eppure i tempi d’attesa sono sempre gli stessi.

Questo ‘fastidio’ è stato ribattezzato come ‘last place aversion’, cioè l’avversione per l’ultimo posto che ci fa sentire meno importanti degli altri ed esclusi dal gruppo (come se quelli davanti a noi fossero un gruppo unito), senza un reale motivo. Forse il fatto che la nostra società si basa sull’apparenza, non avere nessuno dietro di noi ci fa sentire inferiori: perché tutti possono vedere senza ombra di dubbio che siamo ultimi (finché un’altra persona si mette in coda).

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