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E’ stata abolita in Campania la quota fissa del ticket regionale di 10 euro a ricetta per le prestazioni sanitarie ambulatoriali (visite specialistiche, analisi di laboratorio, indagini diagnostiche come radiografie, ecografie, doppler, ecc.). Lo sconto si applicherà per le prestazioni il cui costo complessivo sia di valore inferiore a 56,15 euro. Il provvedimento è stato assunto con un decreto ad hoc firmato alla fine dello scorso anno dal commissario per la Sanità regionale Vincenzo De Luca (decreto n. 78 del 28 dicembre scorso).

Il Governatore aveva annunciato la sua intenzione nel discorso di fine anno in Consiglio regionale. Alla vigilia della campagna elettorale per le elezioni politiche De Luca conduce in porto una manovra, dal costo tutto sommato sostenibile (circa 10 milioni di euro) che non è invece riuscita al Governo centrale nonostante i ripetuti tentativi condotti sul filo di lana della fine della legislatura. Tentativi naufragati sempre per la mancanza di copertura finanziaria.

L’obiettivo di De Luca è quello di dirottare a carico del Servizio sanitario regionale tutta una serie di prestazioni finora pagate direttamente, di tasca dei cittadini che trovavano più conveniente ricorrere al regime privatistico in quanto l’esborso risultava inferiore o uguale a quello che sarebbero stati costi sanitari da affrontare per il ticket.

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