In Cina, utilizzando le cellule del paziente e una stampante 3D, è stato possibile ricostruire l’orecchio di 5 bimbi (tra i 6 e i 9 anni) nati con un’anomalia del padiglione auricolare, che si presentava retratto e rimpicciolito (microtìa o microzìa). I risultati degli interventi e del monitoraggio sono stati resi noti sulla rivista scientifica EBIOMedicine. Una ricerca del Tissue Engineering Research Key Laboratory e l’Università Jiao Tong di Shanghai.
La microtìa è una malformazione che riguarda circa uno bambino ogni 5mila nuovi nati. Può essere se grave, invalidante in quanto crea seri problemi d’udito. Oggi sono in uso delle tecniche di ricostruzione mediante chirurgia plastica. La novità di questo lavoro è che i medici hanno preso le cellule proprio dall’orecchio malformato del paziente e creato uno stampo tridimensionale copiando la forma dell’altro orecchio che era sano e poi hanno ricostruito l’orecchio con la stampante 3D facendo moltiplicare le cellule prelevate. Infine i medici hanno impiantato l’orecchio così costruito sui piccoli pazienti.