Poco prima della mezzanotte un terremoto di magnitudo 6,4, con epicentro ad appena nove chilometri di profondità, ha fatto tremare l’intera isola di Taiwan, causando il crollo di un albergo nella città portuale di Hua-Lien. Il bilancio provvisorio è di almeno quattro morti e oltre 200 feriti, ma i dispersi sono ancora numerosi: secondo alcune stime sarebbero circa 150. Centocinquanta persone sono state messe in salvo. La scossa è stata avvertita anche nella capitale Taipei. Non è stato lanciato l’allarme tsunami.
L’hotel Tongshuai, ad esempio, è pericolosamente inclinato, con il primo piano schiacciato dal resto della struttura. Una trentina di persone sarebbero intrappolate all’interno di essa. Anche altri edifici nella città portuale risulterebbero gravemente danneggiati, così come alcune infrastrutture.
Secondo l’Usgs – l’istituto americano che tiene sotto controllo i movimenti tellurici del pianeta – l’epicentro della scossa, registrata alle 23.50 (in Italia non erano ancora le 17), è stato localizzato nell’Oceano Pacifico, 21 chilometri a nord-est da Hua-Lien.
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