Sanremo: è il festival popolar-nazionale di Claudio Baglioni. Irrompe Baudo, Sting canta in italiano

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Michelle Hunziker in un abito fucsia fiabesco di Alberta Ferretti apre la seconda serata del Festival di Sanremo, al fianco del direttore artistico Claudio Baglioni. La showgirl – in versione Biancaneve – lo convince a ‘fare il pozzo’. A duettare con lei in falsetto sulle note del brano ‘Il pozzo dei desideri’, dalla colonna sonora italiana ‘Biancaneve e i sette nani’ della Disney.

Durante l’esibizione arriva anche Pierfrancesco Favino. Alla fine del brano, la Hunziker abbandona Baglioni al pianoforte, che esordisce dicendo: “So qua. Vi siete accorti che so’ rimasto qua. E allora andiamo a comincia’…”.

Ecco allora che si parte con la gara delle Nuove Proposte.
Si esibiscono le prime 4: Lorenzo Baglioni con “Il congiuntivo”, Giulia Casieri con “Come stai”, Alice Caioli con “Specchi rotti” e Mirkoeilcane con “Stiamo tutti bene”. A termine delle loro esibizioni, nelle preferenze della giuria demoscopica (che vale per il 30%), Alice Caioli è in testa alla classifica, seguita da Lorenzo Baglioni e Giulia Casieri.

Si esibiscono la seconda serata, 10 dei 20 “big” in gara. A fine gara, Baglioni rivela il loro posizionamento diviso per fasce, dalla più alta alla più bassa, in base al voto della giuria della sala stampa, che vale il 30%. Nella zona blu, la più alta, troviamo Diodato e Roy Paci, Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico, Ron, in quella gialla, centrale, Le Vibrazioni, Annalisa, Decibel; in quella rossa, Nina Zilli, Elio e Le Storie Tese, Red Canzian, Renzo Rubino.

Con i ragazzi de Il Volo si omaggia la grande musica italiana con ‘Nessun dorma’ e insieme a Baglioni ‘Canzone per te’ nel ricordo del grande Sergio Endrigo. Più tardi i tre tenorini tornano sul palco dell’Ariston per cantare con Baglioni ‘La vita è adesso’. Biagio Antonacci entra in scena intonando il suo singolo ‘Fortuna che ci sei’, e prova a sfidare Baglioni su ‘Mille giorni di te e di me’, ma, la sfida non viene vinta, anche se il momento è molto intenso. La canzone del cantautore italiano viene intonata da tutto il pubblico in sala stampa e nel teatro Ariston di Sanremo.

‘Pippo nazionale’ sale in cattedra all’Ariston e recita la sua lettera aperta a Sanremo, raccontando la sua lunga esperienza sanremese di ben 13 edizioni, che coincide anche con una folta pagina della televisione italiana.

Baudo parte dall’esordio. Da quando il festival si teneva al Casino’ di Sanremo, proprio 50 anni fa, con Louis Armstrong. E dice: “Fui costretto a cacciarlo per motivi di scaletta”. Elenca i talenti scoperti, da Baglioni a Ramazzotti, passando per Pausini e Giorgia.
Parla dei record di ascolto (“feci il 74% con 17 milioni, ma ho l’impressione che lo batterai”, dice a Claudio Baglioni). Poi ricorda le risate con Fiorello, Benigni, il trio Marchesini-Lopez, e le star mondiali ospitate sul palco dell’Ariston, da Madonna a Sharon Stone, il bacio che diede a Whitney Houston, e il bis.

Pubblico e orchestra lo abbracciano idealmente con una lunga standing ovation e il ‘Pippo nazionale’, prima di andare via, dice: “Questo festival a questo punto lo presento io”, ricordando che “Sanremo è Sanremo se si canta sempre, se si canta solo una settimana non serve a niente”. “Arrivederci all’anno prossimo!”, esclama Baudo.

Hunziker dà il ritmo a Favino, che si trasforma in un showman. Molto bella la sua versione “poetica” di “Despacito” e l’intervista che quest’ultimo fa’ in inglese, all’ospite internazionale Sting, che canta in italiano ‘Io muoio per te’ e con Shaggy ‘Don’t make me wait’.

Questo, il festival nazional popolare di Claudio Baglioni. Nella seconda serata del festival, il direttore artistico, appare meno emozionato e impacciato. Si siede al pianoforte e attacca: “Quella sua maglietta fina….” , a raggiungerlo sul palco, è la giornalista Franca Leosini di ‘Storie maledette’, che lo incalza con diverse domande sul testo della canzone.

Roberto Vecchioni si alterna con Baglioni, sul brano Samarcanda e rivendica tra gli applausi: “La canzone non è poesia, ma quando ascolto Caruso, la donna cannone, penso che non me ne frega niente di non essere un poeta, ma di essere uno scrittore di canzoni”.

Chiude la serata il Mago Forest con un divertente numero di roulette russa insieme ai tre di casa, Baglioni, Hunzicher e Favino.

Giovanna Manna

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