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E’ iniziata alla grande la super festa di Lorenzo Jovanotti, partita il 12 febbraio dal Forum di Assago di Milano dove terrà 12 concerti, prima di partire per le date nei palazzetti del resto di Italia, 40 concerti sold out ad oggi, e raggiungere anche l’estero.

Tante canzoni tratte dal nuovo album “Oh, vita!” e grandi hit rimaneggiate in funzione di una band dove la sezione ritmica e i fiati la fanno da padrone. Il concerto di Jovanotti è uno show oltraggioso nel suo essere colorato, ritmico, nel suo opporsi alla cupezza.

Prodotto da Trident Music ‘Lorenzo live 2018’ è una grande festa! Ma è anche il più incredibile di tutti i concerti di sempre di Lorenzo Jovanotti. Ambientato nel salone delle feste che nasce con l’arrivo dello show in ogni palazzetto. “E’ iniziato tutto da una pagina di Don Chisciotte poi è arrivato il lampadario e ho visto lo spettacolo che volevo fare. Cercavo un punto di partenza, un’immagine, una suggestione. In questi casi divento un cacciatore, sto in agguato in cerca di cose che attirino la mia attenzione in modo speciale e soprattutto irrazionale, come un bimbo in gita”.͟

Lo spettacolo comincia appena si entra nel Palazzo: 13 grandi lampadari trasformano lo spazio in un vero e proprio salone delle feste. Ideati da Lorenzo e progettati da Claudio Santucci di Giò Forma, ogni lampadario ha 370 cm di diametro, 200 mt lineari di pendagli di vero cristallo e 120 macchine laser ciascuno.

“Nel salone della casa dove abbiamo montato lo studio per registrare il disco c’era un grande lampadario di cristallo, e mentre cantavo ce l’avevo sopra la testa, così ho pensato che fosse un segno e che in qualche modo avrei voluto portarlo in tour. Trasformare il palasport in una ͞ballroom͟, un salone delle feste, modificare la percezione del luogo. Ne ho parlato con Giò Forma e loro hanno progettato questi lampadari che sovrastano il pubblico, lo scaldano, lo accolgono, le emozionano e durante il concerto si trasformano da oggetti classici in macchine da discoteca, astronavi, ufo, sparalaser, dischi volanti di luna park, lampioni di città”, dice Lorenzo.͟

Lo show si apre con un’opera realizzata da Manuele Fior, uno dei più grandi fumettisti italiani alle prese con la sua prima animazione, che per la prima volta collabora a uno show.

Partendo dall’idea di Lorenzo ha scritto e realizzato un cartone introduttivo con protagonista il Jova/Don Chisciotte. Tre minuti d’immagini travolgenti che introducono l’adattamento teatrale di Corrado D’Elia, recitato in spagnolo dalla magica voce di Miguel Bosé.͞ “Sono sempre stato affascinato dal personaggio inventato da Cervantes, uno dei miti fondamentali della nostra storia. Era uscita una nuova traduzione di Don Chisciotte e leggendola ho scoperto che il cavaliere nel romanzo ha la mia età di oggi, è sulla cinquantina. E’ bastato questo “futile motivo͟ a farmi scattare sull’attenti e farmi pensare a lui come allo spirito guida dello spettacolo, una sorta di sottotesto. Poi mi è capitato sottomano il testo che Corrado D’Elia ha scritto per il suo adattamento teatrale dell’opera di Cervantes e le cose si sono messa in fila nella mia testa. Avevo l’inizio del concerto, e tutto poteva partire da lì. Ho chiesto infine a Miguel se gli andava di essere lui la voce del cavaliere errante e Bosé ha accettato ed è stato fantastico!͟”

Il precedente tour di Jova si chiudeva con ‘Ti porto via con me’, il brano che questa volta apre la scaletta, per riprendere poi il discorso da dove ci eravamo lasciati e iniziare lo show più tirato e avventuroso di sempre, a cui Lorenzo abbia mai pensato. In scena con Lorenzo ci sono Saturnino al basso, Riccardo Onori alla chitarra, Cristian Rigano alle tastiere e synth, Franco Santarnecchi al piano e fisarmonica, Gareth Brown alla batteria, Leo di Angilla alle percussioni, Gianluca Petrella al Trombone, Jordan MC Lean alla tromba, Matthew Bauder al sax.

Il fantastico show di Jovanotti passa dalle atmosfere acustiche all’hip hop dal dancehall, alla disco al rock’n’roll senza fermarsi mai un solo minuto. Si è di fronte ad un’idea più decostruita del concerto, più libera da qualsiasi schema. E’ infatti un tour all’insegna dell’idea di rock’n’roll show.͟

La scaletta è tiratissima: si balla dall’inizio alla fine! Trenta canzoni, una scaletta di hit imperdibili, con al centro un momento dj set di Lorenzo in consolle che ne raggruppa anche un’altra decina di canzoni che cambieranno di sera in sera.

Da L’ombelico del mondo, con i ballerini gonfiabili colorati in mezzo alla gente, a Ciao mamma, passando per Sbam!, Famee Le canzoni; da L’estate addosso a Safari, da Tutto l’amore che ho a Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, la scaletta è una sequenza di singoli da lasciare senza fiato. Una breve parentesi con Mi fido di te, Sbagliato, Baciami ancora, Chiaro di luna rappresenta la parte più acustica dello show, che chiude con Viva la libertà, brano tratto dall’ultimo album Oh, vita!, prodotto da Rick Rubin, che ha già superato le 120 mila copie vendute.

In scena uno schermo realizzato custom 24×8 mt, che si apre in 4 sezioni. Il palco 20 x 12 metri si allunga in mezzo al salone delle feste per 17 metri per raggiungere un secondo palco di 20 metri quadrati anch’esso costruito appositamente per lo show che su Fame, il brano che chiude l’album Oh, vita!, si alza a 4 metri di altezza come un grande ponte sospeso verso un terzo palco custom, mondo del DJ set.

I 13 lampadari realizzati per Giò Forma da Zime Carpenteria ospitano 312 lampadine e 120 laser, e insieme ai 400 corpi illuminanti e ai vari laser in quota su tutto il perimetro, costituiscono il parco luci di Lorenzo live 2018, magistralmente orchestrate da Paul Normandale, light designertra gli altri dei Coldplay, Björk, James Blunt, Shakira, Kings of Lion, Massive Attack. ͞Il lavoro fatto sulle luci da Paul Normandale è meraviglioso e funziona insieme ai visual in modo assolutamente complementare. Il progetto visual di questo tour è nuovo. Non è un concerto a cui si assiste, è un concerto da vivere dal di dentro, in modo immersivo e totale, a partire dall’ingresso nel palasport, l’atmosfera è già lì ad accogliere chi arriverà, nella musica in diffusione selezionata apposta, nella presenza folle del ͞Mago Lorè͟, con i grandi lampadari già accesi.͟

Lo show visual che da sempre accompagna con immagini esclusive ogni singola canzone degli spettacoli di Lorenzo, è ancora più potente. Realizzato in collaborazione con Carlo Zoratti e con l’amico e storico collaboratore Sergio Pappalettera (i due firmano con Lorenzo la direzione artistica del tour) e la sua Studio Prodesign. Tra le curiosità le immagini de Gli immortali vedono Lorenzo nello storico costume originale che fu del Don Chisciotte di Vittorio Gassman. La produzione esecutiva è di Soup 2 Nutsdi Andrea Staleni che collabora per la prima volta per uno show di Jovanotti.͞

I partner tecnici dello show sono Pioneer DJ, che ha allestito lo stage per il DJ Set con la sua migliore tecnologia: console, sampler e remix station, e Technogym che segue il tour fornendo una vera Gym on tour. Official energy drink è RedBull. Main partner dello show sono Intesa Sanpaolo Sharing Music e Fiat.

Dopo le date milanesi Lorenzo Jovanotti partirà alla volta di Rimini, Firenze (9 show), Torino (5), Bologna (3), Roma (8), Acireale (3), Verona (6), Eboli (3), Ancona (3) e Padova, e poi per l’estero.

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