Spread the love

Illuminare i quadri, dal basso verso l’alto o con luce diffusa, è possibile e rende l’ambiente più accogliente e luminoso. Ma non solo. Mette anche in risalto l’immagine fotografica o il dipinto.

Per ottenere un buon risultato è bene “studiare” dove posizionare la luce prescelta. La cui intensità, colore e direzione rispetto ai quadri sarà da valutare di volta in volta.

Illuminare i quadri in casa non è come accade in una galleria d’arte. In una casa, un quadro difficilmente ha una luce propria, a meno che non sia particolarmente importante. Per questo, il modo più opportuno per illuminare l’ambiente con un occhio di riguardo alle immagini sulle pareti è quello di usare una lampada da terra o da tavolo che possa essere spostata facilmente, per evitare ombre o riflessi dannosi per dipinti e foto.

L’inclinazione migliore per illuminare un quadro dall’alto è quella di formare un angolo di 30° tra faretto e soffitto. Questo è il modo migliore per evitare ombre e riflessi, soprattutto se l’immagine è coperta da un vetro.

Ma allora, è meglio illuminare i quadri con luce calda o fredda?

Il tono della luce deve essere abbinato ai colori del quadro. Se prevalgono giallo, arancione o rosso, è preferibile scegliere tonalità calde, con temperature di luce intorno ai 3.000 K (K è la sigla di Kelvin, l’unità di misura internazionale della temperatura). Se i colori sono freddi meglio scegliere luci più fredde, attorno ai 4.000 e i 5.000 K. Una sorgente luminosa neutra (4.000 K), che tende al bianco, è comunque accettata da tutte le immagini.