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Era il 2000, quando Valeria Favorito necessitava di midollo osseo. Era in gravissime condizioni per una grave forma di leucemia. A donarle il suo midollo osseo fu Fabrizio Frizzi.

Nel giorno della sua morte, in tanti – da Pippo Baudo in poi – hanno voluto ricordare quell’episodio di grande generosità del conduttore e presentatore tv scomparso .

Valeria, nata a Erice nel 1988, vive grazie a Fabrizio.

Anni di ricerca per cercare di trovare un donatore compatibile, poi finalmente arrivò da Roma il contatto di una persona che diceva: “Sono pronto”.

“Frizzi – ricorda il dottor Fabio Benedetti, primario del reparto di Trapianto del midollo del policlinico di Verona – quando ha saputo del caso di Valeria è stato grande: anziché seguire la prassi, rinunciando in parte anche alla privacy, anziché i cinque giorni di ricovero tra prelievo e post intervento si è preso solo 48 ore per procedere con la donazione“. Poi Valeria, guardando la televisione, ha scoperto che quel midollo che le aveva salvato la vita era proprio di Fabrizio Frizzi.

“Lo ha raggiunto a bordo campo del Bentegodi, dello stadio di Verona, durante una Partita del cuore – ricorda Benedetti – è lì si sono abbracciati tra le lacrime. Non si staccavano più l’uno dall’altra”. Frizzi, assicura lo specialista, è rimasto in contatto con la ragazza: “Un altro bel momento è stato quando Valeria ha compiuto 18 anni. Erano tutti a festeggiarla in un locale e al centro c’era anche lui, quello che lei chiamava il suo fratello maggiore, mentre per Fabrizio era la sua sorellina”.

Nelle ore dopo la morte di Fabrizio, Valeria ha raccontato all’Ansa: “Ero andata a Roma qualche giorno fa per portargli di persona il mio invito di nozze, volevo che lui fosse il mio testimone. Mi disse: se le mie forze me lo consentiranno, oggi sto bene, domani non so. Ho perso un fratello, una persona a cui tenevo tantissimo”.

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