Rossella Migliaccio, consulente di stile e fondatrice di Italian Image Institute, ha stilato con vente-privee, consigli e regole di bon-ton, per presentarsi alle prossime cerimonie in modo impeccabile.
Prima regola valida per tutti: studiare bene l’invito
La prima cosa da fare quando si riceve l’invito ad un matrimonio è leggerlo in ogni dettaglio per sapere innanzitutto se sia stato stabilito un dress code, anche solo cromatico, o un tema da rispettare, come accade sempre molto più spesso. Qualsiasi richiesta in fatto di look va infatti rispettata e, a scanso di equivoci, è buona regola chiedere direttamente alla sposa in caso di dubbi.
La location, ad esempio, può svelare indicazioni preziose per scelta dell’outfit: una villa d’epoca si presta ad un abito più ricercato, mentre un agriturismo per un look più informale, ma sempre elegante. Allo stesso modo, anche l’orario della cerimonia e il tipo di rito (civile o religioso) incidono parecchio sulla scelta dell’abito: il primo richiederà un abbigliamento più rigoroso, mentre il secondo più tradizionale, senza dimenticarsi di coprire le spalle in segno di rispetto, anche per chi non è credente.
Il galateo, conferma Rossella Migliaccio, dice che al mattino per lei, è da preferire un abito al ginocchio oppure un tailleur elegante ma mai un abito lungo, nemmeno per le cerimonie più formali. La sera, invece, si può optare sempre tra il classico tubino, l’abito midi o il più elegante abito da cerimonia sino ai piedi.
E per le amanti dei pantaloni? Seppur poco diffuso, il completo giacca-pantaloni, così come la jumpsuite, può essere una scelta molto raffinata ed azzeccata.
E per quanto riguarda i colori assolutamente banditi il bianco, il nero e il rosso. Via libera ai toni tenui come cipria, malva, celeste, salvia e grigio polvere se la cerimonia è al mattino o a colori più intensi se la cerimonia si svolge verso sera (dal verde foresta al blu navy), prediligendo sempre la tinta unita e lasciando spazio alle stampe solo per il mattino, mai però troppo larghe e chiassose.
Seta, velluto, chiffon, crêpe vanno bene tutte. Mentre il lino, il cotone e tutti i materiali più casual sono da escludere.
Anche il pizzo può essere scelto per impreziosire un abito, a patto però che non sia troppo sexy.
Accessori
Il cappello si porta solo per cerimonie al mattino e all’aperto, e se ad indossarlo è anche la madre della sposa. Inoltre, in luoghi chiusi, come in chiesa, le donne possono tenerlo, per poi toglierlo quando ci si siede a tavola.
Per la scelta delle scarpe le più eleganti sono senz’altro quelle chiuse, così come i modelli chanel e spuntate, indossate con una calza per le cerimonie più formali, mentre i sandali gioiello sono da riservare per la sera.
Durante il giorno è possibile abbinare una borsa di dimensioni medio-piccole da portare a tracolla o a braccio. Vietati i modelli clutch o a bustina, concessi solo nel tardo pomeriggio, osando anche con glitter o decori più preziosi.
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