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Sinusite, come riconoscerla e curarla

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La sinusite di cui ne soffrono in tanti, può avere diverse cause e interessare diversi tipi di patogeni appartenente alla classe dei batteri o dei virus. Ci sono persone che devono fare i conti con un processo infiammatori dei seni paranasali senza sapere di cosa soffrono. Ecco allora come riconoscere i sintomi e le cause della sinusite.

Cos’è la sinusite?
La sinusite, è un processo infiammatorio dei seni paranasali che può presentarsi di tanto in tanto (se la forma è acuta) o quasi sempre (se la forma è cronica).

La sinusite acuta: dura in genere meno di 4 settimane

La Subacuta: tra le 4 e le 12 settimane

La cronica: oltre le 12 settimane

Le cause della sinusite

Qualsiasi fattore che provochi infiammazione delle mucose e dei seni paranasali può scatenare una sinusite. Quasi sempre il disturbo è provocato da riniti virali da famosi rhinovirus, patogeni con cui abbiamo a che fare diversi mesi l’anno. Leggermente meno comune è la sinusite scatenata da batteri come lo stafilococco e lo streptococco. Ancor più rara è quella causata da infezioni fungine. Infine, ricordiamo che la sinusite è molto frequente nei soggetti allergici.

Le cause più comuni di sinusite

– Infezione virali
– Rinite allergica e non allergica
– Variazioni anatomiche
– Anomalia del complesso osteomeatale
– Deviazione settale
– Concha bullosa
– Turbinati medi ipertrofici
– Fumo
– Diabete mellito
– Nuoto, immersioni, arrampicata in alta quota
– Infezioni e procedure dentali

Con l’infiammazione della mucosa nasale si registra un aumento del suo volume che provoca un restringimento e una scarsa comunicazione tra cavità nasali e seni paranasali. La conseguenza è un forte ristagno di muco che, a sua volta, può diventare terreno fertile per i batteri. In questo caso la cura può prevedere l’uso di antibiotici per eliminare l’infezione. La sinusite può essere classificata in infezione sinusale acuta, infezione sinusale subacuta, infezione sinusale cronica, sinusite infettiva e sinusite non infettiva.

Le cause più rare della sinusite sono: Fibrosi cistica, Neoplasie, Ventilazione meccanica, Uso di tubi nasali, come tubi di alimentazione nasogastrici, Triade di Samter (sensibilità dell’aspirina, rinite, asma), Sarcoidosi, Granulomatosi di Wegener, Insufficienza immunitaria, Chirurgia sinusale, Discinesia Ciliare Primaria.

I soggetti a rischio
Le persone più a rischio di sinusite sono quelle che soffrono di allergie o hanno le prime vie respiratorie piuttosto strette. Al contrario, chi non ha i seni paranasali ben sviluppati – come nel caso dei più piccoli, degli anziani.

I sintomi della sinusite
Tra i più comuni: Mal di testa, Indolenzimento facciale, Sensazione di pressione o dolore nei seni paranasali, nelle orecchie e nei denti, Febbre (meno comune), Drenaggio nasale difficoltoso, Muco giallastro, Sensazione di fastidio nasale, Mal di gola, Gonfiore del viso

I sintomi di un’infezione sinusale batterica:

– Dolore facciale
– Scolo nasale simile al pus

Sintomi che persistono per più di una settimana e che non rispondono ai farmaci da banco (OTC).

Non sempre è sinusite
Ci sono casi in cui l’indolenzimento o il dolore facciale non sono attribuibili alla sinusite ma potrebbero essere la spia di altri disturbi – più o meno seri. Ecco quali sono:

– Mal di denti,
– Infezioni dentali o gengivali,
– Dolore articolare temporomandibolare (TM)
– Nevralgia del trigemino
– Herpes facciale simplex
– Herpes zoster facciale

L’antibiotico serve sempre?
No l’antibiotico non serve sempre. Anzi, sono pochissimi i casi in cui si deve utilizzare. Quindi è sempre bene far valutare il proprio caso al medico curante.

Le cure possibili
A causa della risposta deludente agli antibiotici, forse è meglio concentrarsi sull’alleviare i sintomi del paziente. I testi suggeriscono misure di comfort per i pazienti con sintomi di sinusite acuta: mantenimento di un’adeguata idratazione (per sciogliere le secrezioni), applicazione di impacchi facciali caldi (per favorire il drenaggio del muco), somministrazione di analgesici (per il dolore e la tenerezza localizzati), uso di decongestionanti (per aumentare il diametro ostiale e favorire il drenaggio del seno) e l’uso di gocce saline (per fornire idratazione e migliorare la funzione mucociliare).

Giovanna Manna

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