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Secondo un’indagine globale Global Pain Index (Gpi), promossa da Gsk Consumer Healthcare (Gsk CH) che ha coinvolto oltre 19 mila persone in 32 Paesi, tra cui l’Italia, nel nostro Paese, sei lavoratori su dieci sono regolarmente affitti dal dolore muscolo-scheletrico (62%), che si traduce spesso in 3,3 giorni di malattia in media ogni anno e un impatto economico pari a 7,9 miliardi di euro. Questo dolore si manifesta in diversi modi: in maniera più frequente con il mal di schiena (33%); quindi con dolore a livello lombare (27%);
e dolore cervicale (25%).

Dolore muscolo-scheletrico che colpisce la quasi totalità della popolazione, indipendentemente dall’età, dal luogo di residenza o dal tipo di attività che si svolge.

Gli esperti hanno spiegato che le tipologie di dolore muscolo-scheletrico sono molteplici e possono derivare da: posture scorrette;
stress e tensione per un stile di vita frenetico; sovrappeso o obesità;
una vita troppo sedentaria o, al contrario, un’attività fisica troppo intensa.

Tra i possibili rimedi attività sportiva, ma anche yoga e pilates, movimenti che hanno il grande vantaggio di allungare e rafforzare l’intera muscolatura senza sottoporre l’organismo a particolari stress. Ottimo anche il nuoto, purché correttamente praticato.

Ecco allora che proprio per diffondere notizie, informazioni ulteriori e possibili cure e rimedi, GSK Consumer Healthcare ha annunciato il lancio di una piattaforma d’azione globale per imparare a ridurre l’impatto del dolore muscolo-scheletrico, a partire dall’informazione. Nel nostro Paese, infatti, si prepara a prendere il via la campagna ‘Fermi mai! Via libera al movimento’ per far conoscere alla popolazione causa, rimedi e soluzioni del dolore muscolo-scheletrico, dalla prevenzione al trattamento.

Campagna che farà tappa in diverse farmacie e sarà consultabile sul sito www.vialiberaalmovimento.it.

Ma allora cosa fare per difendersi dal mal di schiena?

Come prima cosa, consigliano gli esperti, è di provare a correggere stili di vita sbagliati. Fare attenzione alla propria postura, a non assumere atteggiamenti viziati, sia quando si lavora davanti al pc, che quando si studia o quando si è impegnati in una qualsiasi attività giornaliera o professionale.

Ma se queste precauzioni non dovessero bastare il parere di un medico può avere la meglio ed indicare la strada giusta da seguire.

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