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Un documento che svela la vera identità di Hans Asperger. Il noto pediatra che nel 1944 scoprì l’autismo. Forma ancora oggi conosciuta con il nome di sindrome di asperger. L’uomo, a quanto pare, non svolgeva semplicemente la professione di medico e ricercatore, ma, bensì, in qualche modo era complice delle morti di centinaia di bambini durante il regime di Adolf Hitler. Pare, infatti, che fosse stato coinvolto attivamente nel programma di eutanasia durante il regime nazista in Austria. Ecco tutti i dettagli in merito.

Secondo quanto riportato dalla BBC, sarebbero stati ritrovati dei documenti totalmente nuovi riguardanti Hans Asperger. L’uomo studiò medicina a Vienna fece il dottorato nel 1931 prima di essere assunto alla direzione del reparto di pedagogia infantile presso la clinica dei bambini dell’Università di Vienna. Durante gli anni della seconda guerra mondiale assunse il ruolo di ufficiale medico in Croazia. Ma la sua fama inizio intorno al 1944, momento in cui pubblicò anche alcuni testi che riguardavano l’ormai famosa sindrome di asperger, una malattia dello spettro autistico. Terminata la guerra riuscì ad ottenere la Cattedra di Pediatria all’Università di Vienna, luogo in cui nel 1977 divenne professore emerito. Ma, a quanto pare, dietro la sua normale vita c’era anche qualcosa di oscuro, di terribile.

Non era l’uomo, il professionista che tutti che credevano.

Hans Asperger non proteggeva i suoi pazienti dal regime nazista. Ma, al contrario, secondo alcuni documenti, cartelle cliniche e testi, l’uomo avrebbe condotto un’altra attività alternativa: avrebbe inviato i piccoli pazienti a morire presso la clinica Am Spiegelgrund di Vienna.

La scoperta è stata fatta dal medico austriaco Herwig Czech, e riportata sulla rivista Molecular Autism.

Asperger è riuscito a fare carriera anche grazie a questo.
Secondo Czech, infatti, «è riuscito ad adattarsi al regime nazista ed è stato premiato per le sue affermazioni di lealtà con opportunità di carriera». Asperger «era l’ingranaggio della macchina da guerra nazista, occhi e orecchie del Terzo Reich», scrivono alcuni accademici di Cambridge.

Quasi ottocento bambini sarebbero morti per fame e freddo, mentre altri sarebbero stati oggetto di terribili esperimenti. Il tutto all’interno di un programma Aktion T4, di eutanasia autorizzato da Adolf Hitler, che aveva l’obiettivo di uccidere i disabili e le persone considerate incurabili.

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