Negli ultimi dieci anni, spiega l’Aidepi, l’associazione di Confindustria che mette insieme le Industrie della Pasta e del Dolce Italiane, le merendine e i biscotti preferite da grandi e piccoli sono diventate più genuine. L’impegno è iniziato oltre 10 anni fa grazie ad “Accordi sulla riformulazione dei prodotti alimentari alla Decade di azione ONU 2016 – 2025”.
Nel dettaglio negli ultimi 10 anni il sodio contenuto nei cereali da prima colazione è stato ridotto del 61%, gli zuccheri sono stati ridotti del 29% e gli acidi grassi trans sono stati completamente eliminati. Infine la presenza di fibre è più che raddoppiata arrivando al +145%. Ma anche nei biscotti i grassi saturi sono stati praticamente dimezzati (-55%), gli zuccheri sono stati ridotti del -29% e gli acidi grassi trans sono stati completamente eliminati mentre la presenza di fibre è cresciuta del 65%. Per i cracker si è assistito dunque ad una riduzione del sodio del 35%.
Sul fronte delle merendine è stato ridotto inoltre il consumo di zucchero del -29%, i grassi saturi sono scesi del 20% e il contenuto calorico del 21,5%. Per i gelati infine le porzioni sono scese del 22%, i grassi saturi sono scesi di oltre un terzo e gli zuccheri si sono ridotti del 34%. “Siamo consapevoli che l’attività di un’impresa deve essere sempre più collegata al benessere di tutte le persone – ha affermato Paolo Barilla, presidente di AIDEPI – aiutandole a vivere meglio e portando ogni giorno nella loro vita la gioia del mangiare bene e sano. Questa consapevolezza ci ha portato – come industria italiana del dolce – a investire oltre 100 milioni di euro nel percorso decennale di miglioramento della qualità nutrizionale dei nostri prodotti”.