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“In Sicilia si verificano oltre 19.000 fratture da fragilità all’anno – a spiegarlo è Giulia Letizia Mauro, direttore Uoc di Riabilitazione del Policlinico Paolo Giaccone di Palermo – e le terapie innovative, come gli anticorpi monoclonali, determinano una diminuzione significativa del rischio di frattura a livello vertebrale, non vertebrale e femorale. Queste terapie, grazie a una semplice modalità di somministrazione, migliorano la persistenza al trattamento, che è il vero problema delle patologie croniche come l’osteoporosi. La mancata aderenza alla terapia, con una percentuale di abbandono che sfiora il 50 per cento, è uno dei motivi per cui molte donne, se pur trattate, si fratturano”.

“Vogliamo aumentare la consapevolezza dei siciliani sul rischio di frattura connesso alla fragilità ossea – dice Maria Luisa Brandi, presidente Firmo e direttore Sod di Malattie del metabolismo minerale e osseo dell’Azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze -. Una sana alimentazione, l’attività fisica e il trattamento tempestivo possono contribuire a migliorarne notevolmente la prognosi e salvaguardare la salute delle ossa”.

L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da una ridotta massa ossea e dal deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità e predisposizione alle fratture, soprattutto dell’anca, della colonna vertebrale e del polso.

I fattori di rischio

– Ridotto picco di massa ossea;
– sesso femminile;
– storia familiare di osteoporosi;
– magrezza;
– età avanzata;
– menopausa precoce o indotta chirurgicamente;
– periodi di amenorrea;
– anoressia nervosa;
– scarsa assunzione di calcio con la dieta;
– uso di alcuni farmaci, quali i cortisonici e gli anticonvulsivanti;
– bassi livelli di testosterone nei maschi;
– stile di vita sedentario;
– fumo di sigaretta, abuso di alcol.

La salute dell’osso è un processo che deve svilupparsi durante tutto il corso della vita di una persona, soprattutto delle donne, più esposte a causa della menopausa.

Le “Linee guida per la prevenzione dell’osteoporosi” divulgate dal Ministero della Salute suggeriscono:

1. seguire una dieta bilanciata ricca di calcio e vitamina D

2. praticare esercizio fisico in relazione al peso corporeo

3. seguire stili di vita sani (senza alcol né fumo né droghe)

4. e, quando appropriato, eseguire esami per definire la densità minerale ossea ed eventualmente sottoporsi alle terapie del caso.

Per la prevenzione dell’osteoporosi è altresì opportuno considerare che ad ogni età corrispondono raccomandazioni specifiche. Nei bambini e negli adolescenti è fondamentale garantire una dieta ricca di calcio, un’adeguata sintesi (ed apporto esogeno) di vitamina D, la pratica di attività fisica regolare ed il monitoraggio del bilancio ormonale.
Negli adulti e negli anziani invece, oltre ad assicurare calcio e vit. D, è fondamentale che non si verifichino abusi di: alcol, tabagismo e caffeina. L’attività fisica continua a rivestire un ruolo fondamentale, così come la prevenzione delle altre patologie che possono alterare l’integrità dello scheletro. Per le donne si potrebbe valutare la possibilità di intraprendere una terapia ormonale sostitutiva al momento della menopausa.

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