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Cosa si rischia con Juul, la sigaretta elettronica che piace tanto agli adolescenti e si acquista online

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Molti ragazzi fumano la sigaretta elettrica di nascosto. Altri la nuova dall’aspetto di una chiavetta USB, che emette una nuvola di vapore piccola da dissolversi immediatamente. Il suo nome è Juul e sta spopolando soprattutto tra i giovani più benestanti che però, troppo spesso, ne ignorano i rischi per la salute.

Sì, perché, la si può acquistare online da siti americani che effettuano spedizioni nel nostro Paese. Resta però il divieto per studenti e insegnanti all’utilizzo delle sigarette elettroniche a scuola, in classe o all’aperto. Ma siamo sicuri che si rispetti?
Ci vuole un momento di distrazione o approfittando della pausa o del bagno e il gioco è fatto.

La sigaretta prodotta dalla Juul Lab è lunga appena 9 cm e largo 1,5 cm. Ha praticamente le dimensioni di una chiavetta USB e ha quasi lo stesso peso. Le ricariche contenute nel kit prevedono 4 gusti diversi che possono essere facilmente inseriti nel dispositivo: menta glaciale, mix frutta, creme brulee​, tabacco virginia.

Il prezzo del kit è di circa 42 euro (49,90 dollari) mentre una cartuccia, che contiene 0,7 ml di liquido, costa intono ai 12 euro (15 dollari).

A differenza dei classici e-liquid, i pod (così si chiamano le cartucce di ricarica ) contengono “sali di nicotina” e altri componenti organici, ma l’ingrediente chiave è l’acido benzoico. Come si comporta l’acido? In un e-liquid (le sigarette elettroniche) agisce sul suo Ph, lo abbassa, e lo rende come la soluzione molto più morbida da inalare pur avendo un elevato contenuto in nicotina. Ciò vuol dire che in questo modo è possibile ottenere più nicotina che molto velocemente arriverà nel sangue.

E la nicotina, ricorda il New Yorker, è una sostanza potentissima con poteri calmanti ma anche eccitanti. Aumenta di fatto i livelli di dopamina e imita il ruolo di un neurotrasmettitore.

“Siccome si parla di ‘juuling’ e non di fumare, alcuni studenti potrebbero pensare che sia innocuo”, ha spiegato a Epoch Times Pamela Ling, professoressa alla University of California-San Francisco School of Medicine. E “forse – precisa – non sanno nemmeno che contiene nicotina”. In realtà ne contiene anche parecchia: secondo quando riporta il sito web dei produttori, una cartuccia offre circa duecento boccate, ossia la stessa quantità di nicotina contenuta in un pacchetto di sigarette.

Supponendo che un adolescente fumi un pod alla settimana, “in cinque settimane, è come se avesse fumato cento sigarette”, chiarisce la professoressa Ling: “A quel punto, sei considerato un fumatore accanito”. Come lei la pensano anche i presidi delle scuole coinvolte che ammoniscono la Food and Drug Administration per “non essere ancora intervenuta per proteggere i bambini da Juul e altre sigarette elettroniche”.

Giovanna Manna

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