Nel 2045 si stima che il 22% della popolazione mondiale sarà obesa. E’ questo il risultato che emerge nel corso del Congresso europeo sull’obesità che si sta tenendo in questi giorni a Vienna.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), circa il 13% degli adulti (11% degli uomini e il 15% donne) era obeso nel 2016.
Dalle proiezioni fatte da ricercatori danesi e britannici, questa percentuale rischia di arrivare al 22% nel 2045 qualora non dovesse cambiare nulla nello stile di vita e nell’alimentazione di milioni di persone.
Uno degli autori dello studio, il dottor Alan Moses, che lavora per la multinazionale numero uno al mondo dell’insulina, la danese Novo Nordisk, spiega però come il pericolo può essere evitato: “Il corso delle cose può essere invertito, ma richiede politiche deliberate e coordinate”.
“Il costo per i sistemi sanitari sarà enorme”, ha aggiunto infatti Moses. Secondo i ricercatori, per stabilizzare i casi di diabete di tipo 2 in tutto il mondo attorno al 10% nel 2045, il tasso di obesità dovrebbe essere ridotto al 10% della popolazione mondiale.
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