Una ragazza di 18 anni che lavora come cameriera in un ristorante in Pennsylvania ha deciso di provare la sigaretta elettronica. Ebbene dopo tre settimane di «svapo» la ragazza ha cominciato a sentirsi male accusando seri problemi alla respirazione, tosse persistente, dolore toracico tanto da dover essere ricoverata subito in ospedale.
Fatti raccontati in un case report su Pediatrics.
Dopo i primi sintomi la paziente è andata in insufficienza respiratoria ma non si capiva il perché. In passato, gli unici problemi di cui ha sofferto ai polmoni è stata una lieve asma.
Quando allora tosse è aumentata la ragazza è stata subito portata in terapia intensiva in insufficienza respiratoria. «È stato necessario ricorrere alla ventilazione meccanica per aiutarla a respirare e drenare i suoi polmoni dove si era accumulata acqua fino a quando hanno ripreso a funzionare» ha spiegato uno dei coautori del report Daniel Weiner, precisando che dopo aver escluso qualsiasi tipo di infezione polmonare è stata fatta la diagnosi di polmonite da ipersensibilità, un’infezione ai polmoni causata da una reazione allergica alle sostanze chimiche o alla polvere.
«I prodotti chimici presenti nel vapore di sigaretta elettronica hanno causato una reazione che ha portato all’accumulo di liquido nei polmoni. Fortunatamente la terapia con metilprednisolone endovena, usata nel trattamento delle gravi reazioni allergiche, ha consentito un rapido recupero» sottolineano gli autori dello studio, precisando anche che si tratta di un primo caso di polmonite da ipersensibilità con sindrome da distress respiratorio acuto associata all’uso di sigarette elettroniche in un adolescente, cosa che dovrebbe spingere i pediatri a discutere con i loro pazienti sui potenziali rischi connessi alle e-cig. Il dottor Casey Sommerfeld, pediatra che ha seguito la ragazza ha spiegato che le sostanze chimiche presenti nella sigaretta elettronica hanno provocato danni ai polmoni innescando una seria risposta immunitaria.