Un uomo di 40 anni, affetto da insufficienza renale cronica è stato salvato da un donatore “samaritano”, che vuole restare anonimo.
E’ successo a Milano dove martedì scorso una Lamborghini della polizia ha consegnato il contenitore con l’organo ai chirurghi del Policlinico di Milano. E’ il primo caso di donazione samaritana di quest’anno, il sesto caso avvenuto in Italia dal 2015.
L’organo è stato preso in consegna da Mariano Ferraresso, direttore dell’Unità operativa Trapianti di rene dell’Irccs di via Sforza, che subito dopo ha eseguito il trapianto con la sua équipe.
“Il trapianto da donatore vivente, di cui la donazione samaritana è un caso particolare – spiega lo specialista – rappresenta oggi una valida possibilità terapeutica all’insufficienza renale cronica. Diversi studi scientifici hanno dimostrato una migliore sopravvivenza del rene trapiantato da donatore vivente rispetto a quello proveniente da donatore cadavere. Un ulteriore vantaggio è quello di offrire la possibilità di ridurre o addirittura evitare la dialisi, che influenza in maniera negativa sia la sopravvivenza dei pazienti sia la durata dei reni trapiantati”.
“In Italia il trapianto da donatore vivente rappresenta oggi meno del 10% dei trapianti eseguiti ogni anno”.