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In un istituto tecnico di Parma una ragazza di 18 anni ha raccontato alla preside e ai carabinieri che ha subito violenza da parte di un ragazzo della scuola durante l’orario di lezione. È successo lunedì, poco dopo mezzogiorno. Anche se l’anno scolastico non è ancora finito, in quel momento la scuola parmigiana era semivuota, visto che molti ragazzi sono impegnati in attività extra-scolastiche.

Tra i pochi studenti presenti anche la ragazza, appena 18enne, che con due compagni di classe ha trascorso la mattina in classe, con un’insegnante. Quando la lezione è finita i tre, in aula, sono stati raggiunti da quello che è stato denunciato come l’autore della violenza, un 19enne, di origine straniera, che non era mai stato individuato dalla scuola come un soggetto a rischio. Prima le avrebbe strappato di mano il cellulare, poi l’avrebbe immobilizzata, quindi provato a baciarla. A quel punto l’aggressione sessuale. Secondo la denuncia della ragazza, si è fermato solo dopo venti minuti, di fronte ai ripetuti no che lei gli ha urlato in faccia. Ecco allora che egli l’ha liberata ed è andato via. Ad assistere alla scena ci sarebbero stati i due ragazzi che erano con lei in classe e che avrebbero solo detto all’aggressore di fermarsi, ma senza intervenire.

La ragazza, dopo aver raccontato tutto alla preside, è andata, da sola, in una caserma dei carabinieri lì vicina, per cercare protezione, ma anche per invocare una punizione per il suo aggressore. Ha raccontato, nei dettagli, quello che era accaduto.

I carabinieri stanno facendo i dovuti accertamenti del caso, sentendo anche alcuni dei giovani testimoni per trovare riscontri al racconto della studentessa.

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