Un farmaco per trattare una forma ricorrente di malaria è stato approvato negli Stati Uniti: è la prima volta che accade in 60 anni per un farmaco di questo tipo contro una delle malattie più diffuse e mortali al mondo.
Il principio attivo in esso contenuto è la tafenoquina, che consente di eliminare il parassita che causa la malattia e che può rimanere inattivo nel fegato per lungo periodo di tempo, prima di causare recidive. I casi di malaria più ricorrenti sinora registrati ogni anno sono circa 8,5 milioni.
Medici e ricercatori confidano di ridurne il numero grazie all’impiego del farmaco.
Il parassita Plasmodium vivax è il responsabile di una forma ricorrente di malaria, molto diffusa soprattutto nell’Africa subsahariana. Il contagio avviene attraverso le punture delle zanzare Anopheles, che trasportano il parassita da persone già malate a quelle sane. I farmaci usati finora per trattarla permettevano di eliminare il parassita dal sangue, ma una sua riserva rimaneva comunque nel fegato e poteva portare a un nuovo attacco entro i tre anni successivi alla prima infezione.