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Cresce, anzi aumenta a dismisura, la spesa per i farmaci contro le malattie rare in Italia, che negli ultimi tre anni è salita dai 917 milioni di euro del 2013 ai 1599 milioni del 2013, con un aumento d ben il 74,4%. E nello stesso periodo è cresciuto del 54% anche per l’incidenza sulla spesa farmaceutica totale, passata dal 4,7% al 7,2%.

E’ quanto emerge dal quarto Rapporto stilato sulla condizione delle persone con malattia rara in Italia MonitoRare, realizzato da Federazione Uniamo e presentato alla Camera.

Ad oggi nel mondo si stima che si conoscono oltre 6.000 tipi di malattie rare, alcune più comuni rispetto ad altre, come nel caso della talassemia o la emofilia e che dalle 170 pagine del rapporto emerge infatti che erano 94 i farmaci orfani disponibili in Italia a fine 2017.

“Quello delle malattie rare – commenta Giuseppe Secchi, GDL Malattie Rare Assobiotec Federchimica – è un settore in cui l’industria biotech, compresa quella italiana, sta dando un grandissimo contributo, sia dal punto di vista della ricerca che degli investimenti. Il numero delle terapie disponibili è in costante crescita e il nostro Paese gioca un ruolo di primo piano con 21 terapie nate da 14 biotech nazionali”.

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