Una ternana di 27 anni ha confessato l’abbandono del figlioletto appena nato, morto giovedì sera nel parcheggio del supermercato di Borgo Rivo. La donna, che condivide l’abitazione con il suo compagno, originario dell’est Europa, e con una bimba di 2 anni, ora affidata ai familiari materni, seppur in via informale, ha confessato di essere lei ad uccidere il figlio subito dopo la sua nascita.
La donna ha raccontato di aver messo il suo piccoletto in un sacchetto della spesa all’esterno di un supermercato nel quale si era recata a fare la spesa insieme col compagno subito dopo il parto, avvenuto nel bagno di casa sua, dove ha anche tagliato da sola il cordone ombelicale.
La donna avrebbe detto di aver abbandonato il figlio perché mossa da seri problemi economici avendo già una figlia di due anni.
Perché, allora, non salvargli la vita? Perché non partorire in tutta sicurezza in ospedale e poi lasciarlo lì visto che c’è una legge che permette di farlo?
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