Venticinque anni fa il viadotto aveva subito un profondo maquillage di uno solo degli “stralli”, quello più vicino alla città. Era praticamente marcio, ma da allora gli altri non sono mai stati ristrutturati. Eppure Autostrade aveva perfino conservato le strutture provvisorie necessarie per l’intervento e nel progetto si indicava come “necessario un ripristino generale”. Solo negli scorsi mesi, l’accelerazione: gara breve e i lavori sarebbero partiti tra poco più di un mese.
Pier Giorgio Malerba, docente di Teoria dei ponti al Politecnico di Milano. “Gli stralli hanno un ‘esoscheletro’, sono stati rivestiti con dei tiranti nuovi che di fatto coprono quelli vecchi, mai tolti – spiega – Una sorta di sarcofago“. Visibile a occhio nudo perché una delle ‘V rovesciate’ che sostenevano il ponte è ricoperta da una guaina di gomma nera mentre le altre hanno ancora il calcestruzzo a vista. “Già ai tempi c’era preoccupazione”, ricorda Malerba.
Il governo è fermo sulla sua decisione, dice di non poter attendere i tempi della giustizia penale, e dover garantire la sicurezza agli utenti sulle autostrade. “Quella di Genova è una tragedia inaccettabile nella società moderna – dice il premier Giuseppe Conte – Per questo avvieremo la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade”.
Al termine del consiglio dei ministri straordinario tenutosi nella prefettura di Genova, ieri, il premier Giuseppe Conte conferma quanto anticipato dal ministro Danilo Toninelli sul ritiro della concessione ad Autostrade per l’Italia. “Al di là delle verifiche penali che farà la magistratura con la sua inchiesta – ha spiegato Conte – noi non possiamo aspettare i tempi della giustizia. Il governo, nell’atto di disporre nuove concessioni, sarà molto più rigoroso nella valutazione delle clausole, faremo più di quanto è stato fatto prima”.
Nella giornata di ieri la Prefettura ha fornito un primo elenco ufficiale delle vittime del crollo del viadotto sull’Autostrada A10 – purtroppo ancora parziale, dato che mancano ancora molti dispersi.
«Andrea Vittone 49 anni di Venaria Reale (Torino), Manuele e Camilla Bellasio 12 e 16 anni, di Pinerolo, Claudia Possetti 47 di Pinerolo (nucleo familiare), Andrea Cerulli 48 di Genova, Stella Maria Boccia 24, nata a Napoli e residente ad Arezzo; Samuele e Roberto Robbiano 8 e 44 anni e Ersilia Piccinino 41 (Fersale, Catanzaro), residenti a Campomorone (nucleo familiare), Marta Danisi 29, di Sant’Agata di Militello (Messina) e Alberto Fanfani 42, di Firenze (fidanzati); Juan Ruben Figeroa Carrasco, cileno di 68 anni, Elisa Bozzo 33, di Genova, Francesco Bello, 41, di Serra Ricco’ (Genova), Luigi Matti Altadonna 34 di Genova, Gennaro Sarnataro 43 di Volla (Napoli), Bruno Casagrande 57, di Antoninina (Reggio Calabria), Antonio Stanzone 29 e Gerardo Esposito 26 di Torre del Greco, Vincenzo Licata 57 di Grotte (Agrigento), Alessandro Campora 55 di Genova». In particolare, straziante è la storia di una seconda famiglia sterminata dopo i Robbiano su quella strada maledetta. Si tratta di Andrea Vittone e della moglie Claudia Possetti, che viaggiavano in auto con i figli adolescenti della donna, Camilla e Manuele Bellasio, di 12 e 16 anni: erano partiti da Pinerolo (Torino), per andare in vacanza.
I funerali di Stato e il lutto nazionale. Proclamato stato di emergenza per 12 mesi. Ha annunciato il premier Giuseppe Conte. Il Governo ha già stanziato nella giornata di ieri i primi 5 milioni di euro per i primi interventi urgenti. Come dare assistenza ai familiari delle vittime, aiutare gli sfrattati (quasi 700) a trovare una casa, nel giro di pochi mesi. Sembra che siano immediatamente disponibili. come annunciato dal governatore della Liguria, Giovanni Toti.
Il ministro dell’Interno Salvini, ieri pomeriggio si è inoltrato sul luogo della sciagura in una diretta durata 30 minuti, tra auto accartocciate e lamiere, calandosi nei panni del ‘regista’ della diretta.
Accompagnato dal governatore Giovanni Toti si è fatto spiegare passo passo dai vigili del fuoco, unità cinofile, e quanti stanno lavorando alle operazioni di salvataggio come stanno le cose, cosa è stato fatto e cosa si farà ancora. Presente sul posto anche il sindaco di Genova.