Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima dei funerali di Stato, che si sono tenuti questa mattina a Genova, ha fatto visita ai feriti del terribile crollo del viadotto Morandi. Si è recato in visita sul luogo della sciagura per portare conforto ai soccorritori e rendersi conto su quanto ci sia ora da farsi, per i superstiti, gli sfollati e la città di Genova.
Arrivato alla fiera dove si sono svolti i funerali solenni di stato, per 19 vittime, è stato accolto da un lungo applauso da parte dei presenti e di quanti erano lì, assiepati anche fuori dalla fiera per seguire la diretta della cerimonia funebre attraverso il maxi schermi messi all’esterno.
Visibilmente emozionato ha salutato i familiari delle vittime, e ha portato la vicinanza del governo, come hanno fatto anche il premier Giuseppe Conte, i ministri dell’interno e del lavoro Matteo Salvini e Luigi Di Maio e delle infrastrutture Danilo Toninelli. Accolti da uno scrosciante applauso da parte dei presenti al loro ingresso nella fiera.
Presenti anche i ministri Moavero, Bongiorno, Tria, e altri esponenti del governo Conte, i presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati.
Applausi anche per governatore della Liguria Giovanni Toti e per i vigili del fuoco. I soccorritori, che da giorni sono al lavoro, e che che hanno percorso la parte sottostante l’altare in omaggio alle vittime del disastro.
Contestazioni, invece, con fischi e ‘vergogna’, per l’ex ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e Roberta Pinotti, ex ministro della difesa, in rappresentanza del Pd.
Il cardinale Bagnasco durante l’omelia ha sottolineato ai presenti “Sappiamo che qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire”. E continuando ha poi aggiunto “L’iniziale incredulità e poi la dimensione crescente della catastrofe, lo smarrimento generale, il tumulto dei sentimenti, i ‘perché’ incalzanti, ci hanno fatto toccare ancora una volta e in maniera brutale l’inesorabile fragilità della condizione umana”.
Al termine della cerimonia funebre il presidente Fico ha chiesto scusa a nome dello Stato.
Al momento in cui è iniziata la celebrazione dei funerali, nel padiglione della Fiera del capoluogo ligure, le campane di tutte le chiese di Genova hanno suonato a morto. Anche le chiese del quartiere Campi, vicino al viadotto distrutto, hanno suonato richiamando l’attenzione della popolazione. In tutta la città la partecipazione alle esequie e al dolore collettivo per l’accaduto è testimoniata dalla chiusura degli esercizi commerciali per tutta la durata dei funerali. Fermo anche il porto del capoluogo ligure.
Il presidente Mattarella a margine delle esequie solenni ha dichiarato: “Sono momenti di dolore condiviso da tutta l’Italia, che è unita in questo stato d’animo e le parole vanno spese in questa direzione perché un Paese unito rende anche più forte ed efficace la severità dell’accertamento delle responsabilità, che vanno perseguite con rigore”. Il capo dello Stato ha definito questa tragedia “inaccettabile. E’ una tragedia che ha coinvolto tanti, che ha interessato tutto il nostro Paese. Genova è stata colpita. Tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anch’io l’ho percorso tante volte, anche di recente”.
Nel padiglione Nouvel della Fiera erano presenti anche i vertici di Autostrade. il presidente Fabio Cerchiai e l’amministratore delegato Giovanni Castellucci. Lo rende noto la società.