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L’attrice italiana Asia Argento ha diffuso ieri un comunicato stampa per spiegare come sono andati i fatti su quanto riportato due giorni fa dal New York Times, che aveva raccontato di come la Argento avesse pagato un giovane attore statunitense – Jiimmy Bennett – dopo l’accusa di violenza sessuale su minore.

Nel comunicato, l’Argento sostiene di non aver avuto «alcuna relazione sessuale con Bennett», che all’epoca delle presunte violenze aveva 17 anni, e dice che lo stesso Bennett l’avrebbe ricattata approfittando dell’esposizione mediatica sua e del suo compagno di allora, Anthony Bourdain (morto lo scorso giugno). I Soldi da lei versati a Bennett – che corrispondono a circa un decimo di quelli inizialmente chiesti, e che sarebbero stati secondo Argento un gesto «compassionevole».

«Con riferimento all’articolo del New York Times del 20 agosto 2018, ripreso anche dai media nazionali ed internazionali, smentisco e contesto con la massima forza quanto ivi narrato.
Sono profondamente scioccata e addolorata dal dovere leggere notizie assolutamente false. Non ho mai avuto alcun rapporto sessuale con Bennett.
Quello che mi ha legato a lui per alcuni anni è stato solo un sentimento di amicizia, terminata quando, dopo la mia esposizione nella nota vicenda che riguardò Weinstein, Bennett – che versava in gravi difficoltà economiche e che aveva precedentemente assunto iniziative giudiziarie anche nei confronti dei suoi stessi genitori rivolgendo loro richieste milionarie – inopinatamente mi rivolse una esorbitante richiesta economica. Bennett sapeva che il mio compagno, Anthony Bourdain, era percepito quale uomo di grande ricchezza, e che aveva la propria reputazione da proteggere, in quanto personaggio molto amato dal pubblico.
Anthony insistette che la questione venisse gestita privatamente e ciò corrispondeva anche al desiderio di Bennett. Anthony temeva la possibile pubblicità negativa che tale persona, che considerava pericolosa, potesse portarci. Decidemmo di gestire la richiesta di aiuto di Bennett in maniera compassionevole e venirgli incontro. Anthony si impegnò dunque personalmente ad aiutare Bennett economicamente, a condizione di non subire più intrusioni nella nostra vita.
Questo è, dunque, l’ennesimo sviluppo di una vicenda per me triste, che mi perseguita da tempo, e che a questo punto non posso che contrastare assumendo nel prossimo futuro tutte le iniziative a mia tutela nelle sedi competenti».

Bennett, scrive il New York Time, che oggi ha 22 anni, aveva chiesto un risarcimento ad Argento un mese dopo che la testimonianza di Asia Argento era stata inclusa in un famoso articolo del New Yorker che accusava per la prima volta di violenze sessuali il produttore statunitense Harvey Weinstein, e che aveva dato ad Argento una grande e improvvisa visibilità internazionale. Inizialmente Bennett aveva chiesto 3,5 milioni di dollari di danni: il suo avvocato e l’avvocata di Argento – Carrie Goldberg, esperta di casi di ricatti – avevano poi trovato un accordo sul pagamento di 380.000 dollari da parte dell’attrice italiana (circa 330.000 euro). Nei documenti che le parti si sono scambiate per definire l’accordo – e su cui si basa l’articolo del New York Times – Goldberg diceva di sperare che i soldi potessero “aiutare” Bennett.

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