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Potrebbe essere l’olio d’oliva solidificato più antico mai ritrovato prima: è in una bottiglia di vetro conservata nei depositi del Museo archeologico nazionale di Napoli e proviene da una delle città vesuviane sepolte dall’eruzione del 79 d.C. Alberto Angela, mostra il reperto insieme a Paolo Giulierini, direttore del MANN nel corso della presentazione stampa di “Stanotte a Pompei”, in onda questa sera, 22 settembre, in prima serata su Rai1. Il reperto è attualmente studiato dagli esperti del dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli.

Stanotte a Pompei è un programma speciale di Albero Angela dedicato a Pompei, città cristallizzata nel tempo. Un sito archeologico tra i più famosi e particolari al mondo, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. La trasmissione dal titolo “Stanotte a Pompei” sarà un bellissimo viaggio insieme ad Alberto Angela tra le meraviglie del nostro Paese. Tanti gli ospiti che “accompagneranno” Angela in questa fantastica avventura archeologica, storica e culturale.

Ci saranno infatti Giancarlo Giannini, Uto Ughi, Vittorio Storaro e tanti altri alcuni dei quali prenderanno parte alle ricostruzioni storiche.

Stanotte a Pompei comincerà con la notte prima dell’eruzione del 79 d.C. che distrusse Pompei e la tragedia verrà ricostruita minuto per minuto. Non mancheranno “incursioni” nelle altre cittadine come Ercolano, Stabia, Oplonti con le loro enormi ville sul golfo e nei grandi musei che conservano tutto quello che è stato recuperato ed è conservato presso il MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

l’ultimo di una serie di bellissimi documentari sullo straordinario patrimonio storico e culturale dell’Italia: sono state già trasmessi infatti “Stanotte a Firenze”, “Stanotte a San Pietro” e “Stanotte a Venezia”, documentari straordinari che ci hanno consentito di scoprire luoghi italiani straordinari.

Stanotte a Pompei di Alberto Angela sarà l’ultimo appuntamento della serie e potrà anche essere visto in 4K e tecnologia HDR su Rai 4K canale 210 di tivùsat.

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