Il prossimo esame di Maturità non sarà più lo stesso. Scompare infatti la tesina, che guidava il colloquio dei candidati, ai sensi di quanto previsto dal D.lgs. 62/2017.

Ad annunciarlo è stato il Ministro Bussetti, nel corso di un’intervista rilasciata a studenti.it, nell’ambito della quale ha anche rassicurato i maturandi con queste parole: “al centro dei cambiamenti c’è il rispetto per il percorso svolto dagli studenti, deve essere premiato il loro lavoro, la loro esperienza a scuola”.

Ricordiamo allora brevemente come si svolgerà il colloquio a partire dall’esame di maturità 2018/19.

Colloquio
Il colloquio è volto ad accertare il conseguimento, da parte dei candidati, di quanto previsto dal profilo culturale, educativo e professionale degli studenti.

I candidati, su proposta della commissione, dovranno:

– analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi affinché la medesima (commissione) verifichi l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità argomentativa e critica del candidato;
– esporre, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza di alternanza scuola-lavoro.
Quanto all’alternanza, ricordiamo che la legge n. 108/2018 ha prorogato lo svolgimento della stessa quale requisito d’accesso all’esame al 1° settembre 2019, fermo restando che la stessa si svolgerà (sicuramente con un numero inferiore di ore dal 2019/2020). Nulla, invece, è stato previsto (almeno sino ad ora) riguardo all’alternanza quale argomento del colloquio d’esame, per cui al momento dovrebbe continuare a farne parte.

Il colloquio dovrà accertare le conoscenze e le competenze maturate dallo studente anche nell’ambito delle attività relative a “Cittadinanza e Costituzione”.

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