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L’influenza stagionale sta per colpire un numero sempre più crescente di persone. Il periodo più a rischio e certamente il mese di dicembre. Sono già 125mila gli italiani colpiti dal virus. In vista del prevedibile aumento dei casi nelle prossime settimane, gli infettivologi mettono in guardia su come comportarsi per prevenirla e affrontarla al meglio.

L’uso degli antibiotici, avvertendo gli esperti, è sempre consigliato solo in caso di complicanze, mentre il vaccino resta la principale arma di prevenzione.

“In Italia – spiega Massimo Andreoni, Docente di Malattie Infettive all’Università Tor Vergata di Roma e Direttore Scientifico Simit, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – l’attività dei virus influenzali è ai livelli di base e quindi siamo all’inizio dell’epidemia influenzale. In particolare, nell’ultima settimana di ottobre l’incidenza totale è stata pari a 1,17 casi per 1000 persone. Il numero di casi stimati in questa ultima settimana è stato pari a circa 71mila, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 125mila casi. In questo momento è difficile stabilire quanti saranno i casi certificati di influenza quest’anno, ma probabilmente non si discosteranno da quelli dello scorso anno che sono stati più di tre milioni”.

“Va ricordato – rileva Andreoni – che l’influenza è una malattia virale e pertanto gli antibiotici, che sono attivi contro i batteri, non hanno alcuna indicazione. Quindi solo nei casi complicati e dietro indicazione medica possono essere utilizzati. In tutti gli altri casi i farmaci da utilizzare sono anti-infiammatori delle prime vie aeree e antipiretici”. La vaccinazione, avverte l’esperto, “rimane il principale strumento di prevenzione dell’influenza: il vaccino è indicato per tutti i soggetti sopra i 6 mesi di età. La protezione si realizza due settimane dopo l’inoculazione e perdura per 6-8 mesi, quindi è necessario sottoporsi a vaccinazione all’inizio di ogni nuova stagione influenzale”. In questi giorni diventa perciò “fondamentale – conclude – che le persone a maggior rischio, in particolare gli anziani, eseguano la vaccinazione per trovarsi protetti nelle prossime settimane, quando ci sarà la massima circolazione dei virus influenzali”.

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