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E’ successo al San Giovanni di Roma. Una donna di 62 anni ha dato alla luce una bimba di tre chili e duecento grammi. Sia la madre che la neonata, stanno bene. La piccola è nata con parto cesareo programmato e per l’epidurale è stata usata la tecnica in via di sperimentazione dell’eco-navigazione, ossia una sonda ecografica che indica all’ago la via per eseguire l’epidurale. La neo-mamma, di professione infermiera, ha avuto l’impianto dell’intero embrione a Tirana, in Albania.

La scelta è caduta su di questo tipo di donazione anche perché la donna non ha un partner. «Di nascite dopo i 60 anni sia in Italia che all’estero ce ne sono già state», commenta il responsabile di anestesia ostetrica del San Giovanni Marco Traversa.

«Quello che raccontano i dati è che nel Lazio la popolazione ostetrica è sempre più anziana. Soprattutto dalla nostra esperienza viene fuori che nell’area metropolitana in media le donne partoriscono per la prima volta intorno ai 40 anni e anche oltre, e arrivano a fare il secondo figlio anche tra i 46 e i 50 anni». Proprio questa tendenza sta alla base della percentuale particolarmente alta per la procreazione medicalmente assistita: «Nel Lazio la percentuale è del 20%, mentre per esempio in Toscana è al 7% e in Friuli al 3%», dice ancora Traversa.

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