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Tosse. come riconoscerla e cosa fare soprattutto per i bambini

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La tosse è il riflesso protettivo che serve a ripulire le vie aeree dalle secrezioni o da materiale inalato, come lo smog e germi. Con un colpo di tosse viene generata all’interno dei polmoni una forte pressione verso l’esterno: le vie aeree vengono liberate dal muco, particelle estranee molto spesso irritanti (come polveri) e da microbi, batteri e virus, che possono provocare malattie.

La tosse è spesso causa di ansia e sonno agitato, sia per i bambini che per i genitori, ed in generale, se non disturba la vita quotidiana del piccolo, scompare dopo 3 o 4 giorni, cosa che non implica la necessita di rivolgersi ad un pediatra.

La visita è però necessaria in caso di tosse persistente per molti giorni, tanto da ostacolare le normali attività quotidiane, oppure in caso di febbre (soprattutto se superiore a 39°C).

O in occasione, di un altro tipo di tosse: quella che compare all’improvviso e in modo violento. In questo caso potrebbe trattarsi di inalazione di un corpo estraneo e occorre chiamare in tal caso subito il numero unico di emergenza 112 (o il 118).

Come curare la tosse che dura pochi giorni.

– PULIZIA DEL NASO PIU’ VOLTE AL GIORNO effettuare più volte durante il giorno la pulizia delle cavità nasali con la soluzione fisiologica: in farmacia o anche nella grande distribuzione si trovano spray o fialette da inalare direttamente nelle narici del bambino;

– NANNA CON LA TESTA SOLLEVATA far dormire il bambino con la testa un po’ più sollevata rispetto al solito, magari inserendo sotto al materasso un cuscino aggiuntivo;

– AEROSOL CON SOLUZIONE FISIOLOGICA umidificare le vie aeree facendo al piccolo degli aerosol con la soluzione fisiologica (senza l’aggiunta di altri medicinali!): il vapore inalato aiuta a sciogliere il muco.

– UMIDIFICARE LA STANZA umidificare gli ambienti, con l’aiuto di un umidificatore (ma senza aggiungere sostanze balsamiche, che potrebbero irritare!). Vanno bene anche salviette bagnate sui termosifoni o gli appositi contenitori di acqua;

– FAR BERE AL BAMBINO PIU’ DEL SOLITO dare da bere in abbondanza, perché i liquidi fluidificano il muco;

– LATTE CALDO CON MIELE somministrare latte caldo, magari addolcito con miele (si ricorda però che il miele è vietato fino all’anno), che aumenta la fluidità del muco e allevia il fastidio avvertito dalla gola irritata. Va ricordato tuttavia che anche per il miele sono stati segnalati effetti collaterali, come irrequietezza e insonnia: il consiglio quindi è di moderare sempre le dosi e non somministrare mai sotto l’anno di età, dove gli effetti collaterali sono stati più importanti;

– DIVIETO DI FUMO non fare mai soggiornare il bambino in luoghi in cui si fuma. E occhio anche al fumo di terza mano: quello che si attacca ai vestiti e ai capelli. Per cui, se dopo aver fumato all’esterno (in terrazzo o in giardino), rientrando in casa si prende in braccio il figlio o la figlia, inevitabilmente inalerà le sostanze che si sono attaccate agli abiti e sono irritanti per le prime vie aeree. Il consiglio quindi, per la salute di tutti, è smettere di fumare!

– AREARE LA STANZA E TEMPERATURA NON OLTRE I 20°c.

Giovanna Manna

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