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E’ al cinema dal 15 novembre Rosso Istria un film che dovreste avere il coraggio e la sensibilità di vedere tutti. Si chiama Red Land, ossia terra rossa, ed è dedicato alla storia di una ragazza istriana, Norma Cossetto, che fu violentata, massacrata e gettata nelle foibe dai partigiani comunisti di Tito, sostenuti dai partigiani comunisti nostrani, solo perché era la figlia del segretario politico del fascio locale. Norma era una studentessa, laureanda a Padova con una tesi dal titolo Istria rossa, rossa come la terra istriana, ricca di bauxite. Quella tesi, e quella terra rossa diventa la metafora che dà il titolo al film ed evoca il sangue versato sulla terra istriana e il colore dell’ideologia che condusse allo sterminio.

È un film questo, molto duro anche se sa essere delicato nelle scene dello stupro. Il regista è l’argentino, Maximiliano Hernando Bruno, la protagonista è Serena Gandini. Il corpo di Norma fu ritrovato dai pompieri nel ’43, l’ultimo testimone è un vigile del fuoco di 98 anni e ha raccontato che la ragazza la ritrovarono quasi seduta nella fossa carsica, con gli occhi che cercavano la luce all’imbocco della foiba. Una storia terribile in cui il Male appare quasi assoluto, diabolico, più che bestiale.

Perché è così difficile parlare di foibe nel cinema italiano ma anche nelle scuole e sui media? Forse perché evoca il capitolo più brutto e infame del Novecento, il comunismo e i suoi orrori, che si spargono lungo settant’anni, tre continenti, facendo centinaia di milioni di vittime e di oppressi. Una catastrofe senza precedenti. . Ma tutto questo per qualcuno va rimosso, come ben sappiamo.

Prodotto da Venicefilm nel cast troviamo oltre al Selene Gandini (Norma Cossetto) nei panni della protagonista, anche Franco Nero (Professore Ambrosin), Geraldine Chaphin (Giulia Visantrin adulta), Sandra Ceccarelli (Madre Visantrin), Eleonora Bolla (Adria Visantin), Maximiliano Hernando Bruno (Giorgio Staniscia), Diego Pagotto (Angelo Visantrin), Antonio Scarpa (Partigiano), Vincenzo Bocciarelli (Mario Bellini).

Sinossi

Istria, Italia, settembre 1943. Badoglio, capo del governo italiano, ha firmato l’Armistizio con gli anglo-americani ed è fuggito insieme al re. L’esercito non riceve più ordini. Non sa più a chi dovrà obbedire e contro chi dovrà combattere ora che l’ex alleato tedesco è improvvisamente il nemico. Il caos regna sovrano in tutta Italia, ma sul confine adriatico diventa dramma a tinte fosche: i “liberatori” che fanno irruzione in Istria e Dalmazia non sono inglesi o americani, qui arrivano i partigiani di Tito, assetati di sangue e determinati a massacrare la popolazione inerme e confusa.

Riassunta oggi nel termine generico di “Foibe”, ha inizio la pulizia etnica contro gli italiani, culminata con decine di migliaia di “desaparecidos” e l’esodo biblico di 350mila disperati… Figura simbolo di tutto ciò è Norma Cossetto, 23 anni, di Visinada (Pola), studentessa all’università di Padova: catturata per essere “interrogata”, viene stuprata per una notte intera da diciassette partigiani, seviziata, mutilata, infine gettata nella foiba di Surani… Accadeva 75 anni fa, quanti ce ne sono voluti per avere il diritto di portare alla luce nel cinema un capitolo di storia troppo scomodo: a rompere oggi il silenzio.

Red Land (Rosso Istria in italiano), è il primo film in cui si osi raccontare ciò che accadde in Istria, addentrandosi nella complessità di una storia quasi sconosciuta e mantenendo un perfetto equilibrio di imparzialità.

Rosso Istria Trailer Ufficiale

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