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Oggi 25 novembre si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, una giornata indetta dall’Onu per sensibilizzare su un fenomeno preoccupante tutt’altro che sradicato anche nelle società più moderne ed emancipate.

Anche in Italia purtroppo sono numerose le donne vittime di violenza e in occasione di questa importante data, numerose le iniziative messe in campo per sensibilizzare l’informazione pubblica e la società, soprattutto maschile.

Ieri sabato 24 novembre a Roma si è svolta la manifestazione nazionale organizzata ormai da anni dall’Associazione “Non Una di Meno”. Nel fine settimana anche la Serie A di calcio scende in campo con un’iniziativa di solidarietà. Molti Comuni illumineranno di arancione le facciate dei Municipi come segnale di solidarietà.

L’Associazione “Non Una Di Meno”, in stato di agitazione permanente, ha organizzato anche quest’anno per ieri la manifestazione nazionale indetta contro la violenza di genere e il ddl Pillon. L’appuntamento alle 14 in Piazza della Repubblica.

Secondo i dati recenti forniti dalla Polizia, sono stati 32 i femminicidi registrati in Italia nei primi nove mesi dell’anno. In calo i cosiddetti reati-spia, ovvero i maltrattamenti in famiglia, stalking, percosse, violenze sessuali. Parallelamente crescono denunce ed arresti. L’Associazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) conferma poi l’identikit dell’aggressore, è per il 65% italiano.

Gli ultimi dati Istat fanno inoltre sapere che le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza nel 2017 sono state oltre 49 mila, di queste oltre 29 mila hanno cominciato un percorso di uscita dalla violenza. Nel 27% chi si rivolge a centri anti violenza sono straniere, di cui 63,7% ha figli, nella maggioranza dei casi minorenni.

Lanciata anche la campagna bipartisan ‘Non è normale che sia normale’ presentata dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna, a cui hanno aderito uomini e donne del mondo dello spettacolo e della politica. L’ex ministro delle Pari Opportunità ha presentato un emendamento per istituire un ulteriore fondo per assistere le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio.

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