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Con l’arrivo del 2019 l’insegnamento del Primo Soccorso arriva anche nelle scuole, dalle materne alle superiori. Insegnare a bambini e ragazzi a riconoscere le situazioni di pericolo e le circostanze che richiedono l’intervento di un adulto o dell’ambulanza, ma anche le principali manovre salvavita può aiutare a ridurre possibili eventi drammatici.

Questo l’obiettivo del progetto realizzato, nell’ambito della legge della Buona scuola, dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal ministero della Salute.

Sperimentazione
L’iniziale sperimentazione nazionale, che nei mesi precedenti ha coinvolto 4500 studenti, ha suscitato grande interesse nei ragazzi. I bimbi delle materne, hanno imparato come riconoscere i pericoli e come chiedere aiuto, mentre i ragazzi delle superiori hanno imparato l’uso del defibrillatore e le manovre per l’apertura delle vie aeree, oltre alle procedure per medicare ferite, stabilizzare il collo e immobilizzare gli arti.

«Con questo progetto saranno formati 5 milioni di studenti e 800 mila tra professori e personale Ata. Ogni anno con la Maturità usciranno dalle scuole 500 mila giovani in grado di usare un defibrillatore e con un certificato Blsd (Basic life support & defibrillation)» spiega Mario Balzanelli, presidente del Sis 118, che ha ricevuto dal Miur l’incarico di organizzazione i vari corsi di formazione nella fase sperimentale.

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