Jeremy Scott, lo stilista americano che dal 2011 è il direttore creativo di Moschino, dopo aver ridisegnato l’intera collezione e aver riletto le gag più famose di Franco Moschino (borse della spazzatura, slogan spiritosi, reggiseni-tazze) e attraverso gli occhi di un americano vuole cimentarsi con la romanità e il cinema di Fellini.
Ecco perché ha scelto per la prima volta di sfilare nella capitale, a Cinecittà, tra le rovine delle Terme di Caracalla dello studio 10, trasformate in sala da ballo del film La Dolce Vita.
Qui sono andati in passerella modelli e modelle truccati da Gelsomina e Giulietta degli Spiriti, Anita Ekberg e Marcello Mastroianni, personaggi indimenticabili dei capolavori cinematografici del grande regista italiano scomparso.
Fasce da smoking e fiocchi di raso conferiscono ai capi del guardaroba anche maschile l’eleganza e il dramma dei vestiti couture, 55 uscite per la collezione Pre Fall 2019.
C’è la Roma Imperiale e anche quella della Dolce Vita. In una mescolanza di antichità e modernità.
In passerella per Moschino hanno sfilato dame in lingerie e clown, ballerine scintillanti in frac e frange. E ancora, monumentali parrucche, corone da re con pietre preziose e turbanti di raso, uomini con tutù bianchi e giubbini di pelle nera, scheletri d’oro ricamati su tute e completi, ecc.