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Sanremo 2019 chiude con un ottimo ascolto per la serata finale.

Sabato 9 febbraio il Festival della Canzone Italiana è stato visto da 10 milioni 622 mila spettatori con uno share del 56.5 per cento. Sempre in termini di share, la finale ha infatti registrato un ascolto di dieci punti più alto rispetto alla serata precedente.

La prima parte, in onda dalle 21.26 alle 23.51, ha avuto 12 milioni 129 mila spettatori e uno share del 53.1 per cento; la seconda parte – dalle 23.54 all’1.34 – seguita da 8 milioni 394 mila telespettatori con il 65.2 per cento di share. Ottimo ascolto anche per “Sanremo Start”, dalle 20.51 alle 21.23, con un pubblico di 10 milioni 691 mila spettatori, share del 43.5 per cento.

Il picco di ascolto in termini di spettatori è stato registrato alle 22.10 con 13 milioni 311 mila quando Bisio e Raffaele presentano Loredana Bertè, quello di share all’1.26 con il 73.7 per cento, all’annuncio di Bisio de Il Volo come terzi classificati.

Su RaiPlay il Festival cresce del 50 per cento, mentre sui social Sanremo 2019 è l’edizione più commentata di sempre: solo l’ultima serata ha generato oltre 4 milioni di interazioni sui social – 15 milioni nelle 5 serate – confermando una crescita del 10 per cento rispetto alla passata edizione.

Ancora record il Dopofestival che supera i 3 milioni di spettatori (3 milioni 305 mila, 51 per cento di share), e record per la striscia quotidiana “Prima Festival”, in onda dopo il Tg1, che arriva a 7 milioni 926 mila telespettatori, per uno share del 33.9 per cento di share.

Nel prime time Rai1 è stata la rete più seguita con 11 milioni 89 mila telespettatori e uno share del 45.2 per cento.

Grandissimi ascolti anche per le altre trasmissioni di Rai1 dedicate al Festival 2019.

Molto soddisfatti i vertici Rai e il direttore artistico e conduttore del festival di Sanremo Claudio Baglioni.

“Abbiamo avuto un incremento costante sui giovanissimi. Sanremo ha vinto e ha dato a Rai1 una nuova visibilità presso un pubblico di giovanissimi che su Rai1, altrimenti non sarebbe passato.  La serata finale ha avuto circa due punti di share sotto la finale dello scorso anno, ma sono oscillazioni fisiologiche che non ci preoccupano. In termini assoluti, dalla seconda puntata a 9.1 milioni, la terza 9.4, quarta 9.5, quinta puntata abbiamo chiuso con 10.6 milioni. Oltre allo share, valgono i numeri assoluti. E l’intera edizione ha avuto 9.7 milioni di ascolti medio, share 49.38%. Questo valore complessivo è di tre punti più alto rispetto alla media degli ultimi 15 anni”, Teresa De Santis direttrice di Rai1 in conferenza stampa questa mattina.

“Le canzoni sono arte tascabile, stelle fisse che restano nella memoria”, aggiunge Claudio Baglioni facendo il suo bilancio finale ma felice. “Sono veramente contento di aver mantenuto alcune promesse con la Rai, le varie equipe, la squadra che ha lavorato a questo Festival. Quella che sembrava una favola, qualcuno che provenisse da Sanremo Giovani e Area Sanremo arrivare fino alla fine, è successo. La previsione più incredibile si è verificata: uno dei due vincitori ha vinto il Festival”.

E sul vincitore, dice: “Mi piacerebbe essere nei panni di Mahmood, ricordo che quando ebbi la percezione che qualcosa stava cambiando nella mia vita, quando mi dissero che Piccolo Grande Amore era secondo in classifica, cominciai a girare per le strade e vedevo le finestre e dicevo: “Lì dietro c’è qualcuno che mi conosce”. È una cosa stranissima la notorietà. Credo che a Mahmood gli sia infilato un ciclone nella sua vita, spero positivo, avrei tanto voluto essere nel suo cuore ieri. Sono emozioni fondamentali”.

“Se il Festival vuole davvero essere una manifestazione popolare, potrebbe essere giudicato solo dal televoto”, dice Claudio Baglioni. “O il risultato finale viene deciso da giurie ristrette di addetti ai lavori, certificati come tali, o questa mescolanza con il televoto – aggiunge il direttore artistico – rischia di essere discutibile. Si crea la situazione per cui pochi pensano in un mondo, altri in un altro, ma si bilanciano. È lo specchio della società”.

Poi i ringraziamenti ai suoi compagni di palcoscenico: Claudio Bisio e Virginia Raffaele, e l’appello a fare in modo che questo Festival rimanga così com’è.

“Claudio Bisio e Virginia Raffaele hanno avuto grande generosità nel condurre questo Festival. C’è stato un grande senso di appartenenza da parte loro, anche di umiltà al servizio del Festival. Sono esperienze di vita, che lasciano traccia e che fanno già pensare che ne sentiremo bisogno. Non vedevamo l’ora che finisse, ora cominciamo a dire “Oddio, è finita”. Continuate a mantenere il Festival vicino alla musica perché in questo c’è un segnale di cambiamento, che può sembrare anche piccolino, ma io lo ritengo un po’ epocale. Il fatto che avvenga a Sanremo può essere un grande segnale”.

A Baglioni nella mattinata, durante la conferenza stampa finale a chiusura della kermesse canora, il sindaco Alberto Bianchieri ha conferito un riconoscimento come “Amico della città di Sanremo”.

A consegnare il premio, è stato, il presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande.

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