In Italia sono 6 milioni le persone affette da disturbi tiroidei. Disturbi che colpiscono in prevalenza le donne: ben il 10% della popolazione è di sesso femminile e con probabilità di essere affetta da tale patologia, soprattutto dopo aver avuto una gravidanza.
Ecco allora che per prevenirli, spiega Claudio Casella, Professore Associato di Chirurgia e Docente di Endocrino-Chirurgia all’Università degli Studi di Brescia che – lo scorso 11 febbraio – alla Residenza Vittoria di Brescia di Korian Italia, gruppo europeo leader nei servizi per le persone anziane, ha tenuto un incontro a tema, è bene seguire i cinque basilari accorgimenti:
– Fumo e alcolici. Il fumo non incide solamente sulla salute del cuore, ma anche sul sistema endocrino e la tiroide: ecco allora che fumare espone ad un rischio maggiore di sviluppare l’ipertiroidismo. L’abuso di alcol, invece, a lungo andare può aumentare le probabilità di sviluppare un tumore maligno di questa importante ghiandola endrocrina.
– L’attività fisica. I benefici dello sport sono davvero tanti, sul sistema endocrino, in quanto, stimolano il corretto funzionamento della tiroide. Tuttavia, chi soffre di ipotiroidismo deve evitare gli allenamenti troppo prolungati ed intensi preferendo invece esercizi a corpo libero, che aiutano a costruire la massa muscolare aumentando anche la resistenza allo sforzo.
– La dieta. Per una tiroide in buona salute è anche importante una corretta alimentazione. Gli alimenti da preferire a tavola sono quelli ricchi di iodio: pesce, crostacei, alghe come il fucus, cereali senza glutine (riso, miglio, quinoa), tuberi (patate, ravanelli, barbabietole), uova, carne, affettati senza nitrati, nitriti e lattosio, verdura (lattuga, spinaci, finocchi, asparagi), frutta (banane, kiwi, pere, albicocche) e – per condire – sale iodato. Fondamentale anche l’assunzione di selenio, contenuto nel pesce, nella frutta secca, nelle verdure, nella pasta, nel riso e nei cereali. Da evitare, invece, cibi contenenti glutine, latte di origine animale e derivati, pomodori, melanzane, peperoni.
– Controllo pressione arteriosa. Gli ormoni tiroidei hanno effetti anche sul cuore e sui vasi sanguigni: chi soffre di problemi alla tiroide ha più probabilità di sviluppare ipertensione arteriosa secondaria e tachicardia.
– Ormoni. Gli ormoni tiroidei controllano il consumo di ossigeno delle cellule in tutti i tessuti, regolano il metabolismo basale e il metabolismo di grassi, zuccheri e proteine. Ecco dunque che, se la tiroide non funziona, a risentirne è tutto l’organismo.
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