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Lo stress da lavoro e i lavori mentalmente estenuanti, come ad esempio quello dell’insegnante, potrebbero incrementare il rischio di sviluppare il diabete. A rivelarlo un recente studio francese condotto su oltre 70 mila donne, monitorate tramite un registro osservazionale per un periodo medio di 22 anni (1992-2014). Un lavoro questo che è stato condotto da Guy Fagherazzi del Centre for Research in Epidemiology and Population Health all’Inserm in Francia e pubblicato sull’European Journal of Endocrinology.

I risultati di questo studio evidenziano gli esperti, è il rischio di sviluppare il diabete in donne definite “lavoratrici con impegno mentale molto elevato” (+21%), rispetto a donne “lavoratrici con impegno mentale basso o minimo”. Questo aumentato rischio osservato nello studio, appariva indipendente dai fattori di rischio per diabete e stile di vita condotto dalle donne esaminate. In questo studio al tutto femminile, secondo quanto evidenziato da Salvatore Piro dell’Università di Catania, il ruolo dello stress come condizione, favorirebbe lo sviluppo del diabete assieme al sovrappeso. Tuttavia, prima di trarre conclusioni affrettate e definitive, sottolinea ancora Piro, questi dati devono essere esaminati ancora un po’.

“Il dato pubblicato risulta però molto importante – sottolinea l’esperto Segretario Nazionale della Società Italiana di Diabetologia (Sid) – sia per il periodo prolungato di osservazione (20 anni), sia per la scelta del sesso. In un momento storico come quello che stiamo vivendo la medicina di genere riveste sempre più importanza nel mondo scientifico ed il ruolo del cervello emerge sempre più come nuovo organo mediatore di azioni ‘diabetogene’, questi dati potrebbero aprire nuovi campi di ricerca e potrebbero avere risvolti scientifici e sociali”, conclude.

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