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Una ricerca condotta su richiesta di AssoBirra sostiene che la birra non faccia dimagrire, ma è ipocalorica e naturale.

In Italia, oggi “più di tre italiani su quattro consumano birra, con valori in crescita negli ultimi cinque anni”, una crescita in cui le quote rosa fanno la loro parte, visto che nello stesso arco di tempo “più 4 donne su 5 hanno aumentato il loro consumo di questa bevanda”, facendo arrivare al 70% la “quota rosa” che abitualmente beve birra. Una crescita considerevole che, sposata a un generale rinascimento dell’alimentazione che sta avendo luogo in questi anni nel nostro paese, porta anche a una naturale voglia di sapere di più di quello che si beve. Alla necessità di informarsi e quindi alla naturale capacità di sfatare molti miti, emergono delle interessanti novità.

Secondo la ricerca condotta da AssoBirra, infatti, più del 40% degli intervistati pensa che sia “adatta a un’alimentazione sana”, ben il 52% la reputa una “bevanda facilmente digeribile” e le viene riconosciuta anche una capacità antiossidante da “oltre il 39% degli intervistati” senza distinzione di sesso, segno che il binomio uomo&birra visto come una piccola enclave inscindibile, insieme a tutti i clichè che ne conseguono, è sorpassato. Lontana dall’immagine di liquido “malvagio”, rozzo, senza qualità, la birra è una bevanda tendenzialmente naturale e poco calorica e, secondo la ricerca, “apporta al nostro organismo sostanze utili dal punto di vista nutritivo ed energetico; costituita da acqua per circa il 90-93%, contiene minerali utili come il potassio e il magnesio, microelementi come lo zinco, il selenio e vitamine idrosolubili (B2, B3 e folati). Ma anche fibre e poco alcol” che le permettono, se consumata con moderaione “di apportare sostanze nutritive a basso contenuto calorico. Un bicchiere di birra chiara da 250cc, infatti, contiene meno di 85kcal, un quantitativo inferiore rispetto a tante bevande di consumo quotidiano”.

Un rovescio notevole della medaglia se consideriamo anche la cattiva fama di bevanda poco salutare. Fama che però deriva soprattutto dal fatto che “specialmente in alcuni Paesi del Nord Europa viene abbinata a pietanze molto ricche e grasse o assunta in quantità elevate. Al contrario, un consumo moderato nell’ambito di un’alimentazione corretta e bilanciata, come appunto la dieta mediterranea, che rende la birra perfetta per accompagnamento i cibi”.

L’universo della birra in Italia è in grande espansione e vede le donne sempre più protagoniste: non solo nei consumi, ma anche nella produzione: dal report di Unioncamere sono 75 le imprese birrarie femminili che sono nate negli ultimi anni.

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