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Campi elettromagnetici a quali dobbiamo stare attenti

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Il forno a microonde ad esempio sfrutta le onde elettromagnetiche per scaldare gli alimenti. La schermatura del forno e la debolezza del campo elettromagnetico ci garantiscono però la sicurezza di riuscire ad evitare che il nostro organismo ne venga a contatto.

Il Wi-Fi invece usa onde a bassa intensità che per diffondere il suo segnale, ma ci sarebbe un sospetto, per precauzione sarebbe utile evitare di tenerlo vicino a dove dormiamo, come sul comodino.

Le centraline elettriche, sono invece più rischiose, possiamo trovarle sulle scale nei condomini. Se stiamo a stretto contatto con questi apparecchi, infatti, i rischi per la salute sono concreti, così come la presenza di antenne nel caso in cui l’abitazione sia all’ultimo piano. Le onde in questione sono infatti ben più rischiose di quelle precedentemente viste.

Altro rischio poi, è causato dalle radiazioni (onde elettromagnetiche ad altissima frequenza): il radon. Questo è un gas radioattivo che si accumula nelle abitazioni e pare essere la seconda causa di tumore ai polmoni. Ovviamente bisogna respirarne grandi quantità, ma in ogni caso la prevenzione è fondamentale: il rischio è molto più alto in ambienti poco arieggiati e vecchi, in cui la schermatura garantita dalle pareti è di scarsa qualità.

Il più concreto e quotidiano rischio in casa rimane quello dato dalle onde elettromagnetiche del nostro cellulare. Stare a lungo in chiamata, porta ad una maggior incidenza di tumori al cervello, o perlomeno così sostengono diversi studi scientifici. Idem sarebbe avere la notte il cellulare sul comodino.

Attenzione, dunque, la prevenzione e il buonsenso, non sono mai abbastanza.

La prevenzione è usare i telefonini correttamente
I cellulari emettono onde a diretto contatto con la testa. La preoccupazione è che possano provocare danni biologici. Per evitare i rischi bastano semplici precauzioni: ve le riportiamo qui sotto.

– Usa l’auricolare: è sufficiente allontanare il cellulare dalla testa soltanto di qualche centimentro perché il livello di esposizione scenda drasticamente.
– Fai telefonate brevi, soprattutto quando la linea è disturbata e il telefono è costretto a lavorare a piena potenza, con maggiore emissione di radiazioni
– Evita di telefonare quando la copertura del segnale è inferiore, per esempio in ascensore o nel treno.
– Tieni il cellulare lontano dalla testa durante la composizione del numero (momento in cui funziona alla massima potenza).
– Bambini: teniamoli alla larga
I bambini sono potenzialmente più vulnerabili rispetto agli adulti ai campi elettromagnetici. Un po’ perché il loro sistema nervoso è in fase di sviluppo, un po’ perché fisicamente la circonferenza del cranio è più piccola e quindi penetrabile in profondità rispetto a quella di un adulto. In attesa di certezze, meglio essere prudenti: la cosa migliore è tutelare i più piccoli limitando l’uso di cellulari e tablet.

Ma di quali onde parliamo?
Tutti i cellulari emettono radiazioni. La quantità di radiazioni assorbite dal corpo è misurata in Sar (Specific Absorption Rate) espresso in W/Kg (watt per chilo). Questa unità di grandezza misura la quantità di radiazioni assorbite e le traduce nel rischio di effetto termico al quale il corpo è esposto. Per garantire la sicurezza degli utenti l’Unione Europea ha fissato a 2 W/kg il limite massimo consentito per le emissioni dei cellulari per evitare qualsiasi effetto termico. Per assicurarsi di rispettare la norma, tutti i produttori testano i propri apparecchi prima di metterli sul mercato. Lo fanno ipotizzando lo scenario peggiore, quando i telefonini funzionano alla massima potenza ed emettono più onde, situazione che però si verifica di rado nell’uso quotidiano. Questo dato, dunque, non è un buon indicatore per scegliere di acquistare un telefonino anziché un altro. Per avere un’idea più chiara dell’esposizione a cui ci si sottopone usando quotidianamente il cellulare, bisogna valutare gli apparecchi nelle medesime condizioni, simulando il loro comportamento in una situazione reale d’uso. Solo in questo modo è possibile confrontare tra di loro i diversi modelli di telefonino, paragonando le rispettive emissioni di onde. E scegliere quello che ne produce di meno. Nei nostri test, infatti, abbiamo fatto entrambe le prove. I risultati sono rassicuranti: nessun cellulare, tra quelli testati, si avvicina ai limiti imposti dalla legge. Questo non toglie tuttavia i dubbi sul fatto che i cellulari possano causare effetti biologici e aumentare il rischio di tumori cerebrali.

Giovanna Manna

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