Gli alimenti cosiddetti FODMAP sono i principali responsabili della pancia gonfia e delle tensioni addominali. Ecco allora come ottenere la pancia piatta eliminandoli momentaneamente.
Nella prima fase, che dura da 2 a 4 settimane a seconda del parere del nutrizionista, è vietato mangiare alimenti con oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli: quindi niente da fare per latte, formaggi molli, gelati, yogurt, grano, farina bianca e integrale, orzo, segale, cous cous, cipolle e porri, aglio, cavolo e cavolfiore, asparagi, carciofi, taccole, fagioli e fagiolini, mele, pere, fichi, albicocche, mango, prugne, avocado e ciliegie (più sotto vi illustriamo le categorie con maggiore precisione).
E per quanto riguarda le bevande, da evitare birra, caffè d’orzo, succhi e sciroppi.
Niente miele, cibi precotti e industriali e gomme da masticare.
I benefici non tarderanno ad arrivare: già dopo qualche giorno dall’inizio della dieta, i crampi si attenueranno, l’addome si rilasserà e la flora batterica tornerà a funzionare bene.
Dopo un massimo di 4 settimane, si procede poi con la reintroduzione graduale degli alimenti FODMAP: l’ideale sarebbe inserire un gruppo alla settimana, monitorando costantemente la sintomatologia.
Una volta individuati i cibi FODMAP problematici, con l’aiuto di un nutrizionista si può costruire una dieta personalizzata.
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