E’ boom di divorzi in Italia senza precedenti con un calo record di nascite anche nei paesi in via di sviluppo. Secondo infatti le nuove stime della global market research company, Euromonitor Intenational, entro il 2030 le separazioni nel mondo aumenteranno del 78,5%, un record, questo che porterà anche a meno bambini. Il calo delle nascite, entro il 2030 vede per la maggior parte delle famiglie solo un figlio, cosa questa che comporterà anche un ulteriore aumento dell’età media per riempire il mondo di anziani che avranno bisogno di assistenza e cure particolari.
Un fenomeno rilevato in Italia e non soltanto nel mondo più avanzato, ma anche nei paesi in via di sviluppo. Fino al 2030 si assisterà infatti ad un declino del numero di figli per famiglia del 26,5% nelle nazioni più ricche e del 33,8% in quelle in via di sviluppo. Inoltre i genitori single cresceranno a ritmi tre volte superiori rispetto a quelli che vivono insieme, che hanno un compagno o una compagna. I flussi migratori andranno a compensare la carenza di giovani solo in alcuni paesi, come nel caso dell’Inghilterra, dove il fenomeno non reggerà.
“Il calo delle nascite dipende da molti fattori, i principali sono la diminuzione del tasso di fertilità, l’evidente incremento dei divorzi, il declino delle famiglie multi-generazionali e il caro-vita, incluso il vertiginoso aumento del costo degli affitti, – si legge nel report in cui sono state assemblate le statistiche delle principali nazioni del mondo.
L’incremento eccezionale dei divorzi sembra dipendere da alcuni elementi, sottolineano gli studiosi, fra i quali il fatto che il matrimonio è visto oggi più come un contratto sociale che un sacramento e che le donne sono più indipendenti economicamente per potere decidere di separarsi invece che resistere in un matrimonio infelice. Inoltre gli analisti, statistiche alla mano, dichiarano che sempre più spesso i divorziati che si risposano si separano una seconda volta e che anche i figli dei divorziati siano più propensi a separarsi”.