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Arriva una collezione di abiti fatti ad uncinetto o ferri. Ma anche di scarpe e stivali, tutti assolutamente handmade, che non possono passare certamente inosservati.

L’idea è di Anna Voronkova, russa di origine ed italiana di adozione, un passato nel mondo della finanza nella City londinese e un presente all’Accademia del Lusso di Roma. La sua collezione di debutto, ‘Lost civilization’, è nata proprio come punto di incontro tra la ricca cultura russa, vita mondana respirata a Londra e moda fatta di artigianato, sartoria e sapiente manualità conosciuta anche in Italia.
Per creare qualcosa di nuovo e personale, Anna ha preso in mano un oggetto apparentemente antiquato, i ferri, abbandonati da anni in un cassetto e ha rispolverato una tradizione che in Russia è ancora un’abitudine, tramandata in case da nonne, madri e figlie.

Il risultato finale non potrebbe essere più moderno e in alcuni casi futuristico: cappotti, ma anche body, mantelle, colli, cappucci, abiti fascianti, calze interamente lavorate all’uncinetto e stivali in maglia traforata che avvolgono la caviglia e la gamba con eleganza e sensualità insieme.

Ora però la sfida è portare una collezione unica su ampia scala. Per farlo, è iniziata una vera e propria caccia in giro per l’Italia ad artigiani ed esperti in grado di riprodurre i modelli: dall’Umbria, patria della maglia firmata Brunello Cucinelli, alla Lombardia, dalle botteghe ai garage fino ai laboratori dove si produce l’alta moda italiana. La scommessa non è facile: produrre con l’apporto delle macchine modelli interamente made in Italy per reinventare una tradizione che rischia oramai di estinguersi.

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